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Anche Napolitano appone un suo messaggio

Albero Falcone
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MAFIA:ALBERO FALCONE;NAPOLITANO FA PORRE MESSAGGIO SU PIANTA
CAPO STATO ACCOGLIE APPELLO A RICOSTITUIRE PATRIMONIO DEPREDATO
ROMA
(ANSA) – ROMA, 26 APR – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che l’11 dicembre 1992 nella responsabilità di Presidente della Camera aveva deposto un messaggio all'”albero di Falcone”, ha raccolto l’appello di Maria Falcone, Rita Borsellino e Piero Grasso a ricostituire prontamente il depredato patrimonio di memoria dell'”albero”: e in tal senso intende dare innanzitutto il suo personale esempio. Il Capo dello Stato ha affidato al Prefetto di Palermo l’incarico di porre sulla pianta che testimonia l’impegno collettivo nella lotta alla criminalità organizzata un suo rinnovato messaggio con le espressioni, rese lo scorso anno a Palermo nella manifestazione “Per non dimenticare” con studenti giunti da tutta l’Italia, di omaggio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino “servitori dello Stato eccezionali per lealtà e professionalità, grandi magistrati, coraggiosi e sapienti combattenti per la causa della legalità, in difesa della libertà e dei diritti dei cittadini”. Lo rende noto un comunicato dell’ufficio stampa del Quirinale.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che l’11 dicembre 1992 nella responsabilità di Presidente della Camera aveva deposto un messaggio all'”albero di Falcone”, ha raccolto l’appello di Maria Falcone, Rita Borsellino e Piero Grasso a ricostituire prontamente il depredato patrimonio di memoria dell'”albero”: e in tal senso intende dare innanzitutto il suo personale esempio.

Il Capo dello Stato ha affidato al Prefetto di Palermo l’incarico di porre sulla pianta che testimonia l’impegno collettivo nella lotta alla criminalità organizzata un suo rinnovato messaggio con le espressioni, rese lo scorso anno a Palermo nella manifestazione “Per non dimenticare” con studenti giunti da tutta l’Italia, di omaggio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino “servitori dello Stato eccezionali per lealtà e professionalità, grandi magistrati, coraggiosi e sapienti combattenti per la causa della legalità, in difesa della libertà e dei diritti dei cittadini”. Lo rende noto un comunicato dell’ufficio stampa del Quirinale.


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