Anche Luciano Violante ricorda qualcosa e parla a Radio Uno. “A quell’epoca – dice l’ex presidente della Commissione Antimafia e della Camera – non sospettavo assolutamente che si trattasse di una trattativa, né potevo saperlo perché la questione è venuta fuori molto anni dopo”. Illuminante, per il ricordo, la lettura di un pezzo del Corriere su Ciancimino. Quell’articolo: “Informava che Ciancimino figlio aveva riferito ai giudici che io sapessi della trattativa in corso. A questo punto mi è scattata la memoria di quella vicenda. E ho pensato che quella richiesta avesse altre finalità. Ho informato l’attività giudiziaria di Palermo dei colloqui che mi furono chiesti dal colonnello Mori, che è un ufficiale di grandissime capacità. Per quanto mi riguarda, una persona rispettabile. Il colonnello Mori mi venne a trovare e mi disse che Vito Ciancimino intendeva parlarmi riservatamente. Io dissi che non accettavo colloqui riservati e che Ciancimino, se voleva, poteva chiedere di essere ascoltato dalla Commissione Antimafia”.
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