Ancora grave l’anziano bruciato |Stasera veglia e corteo per lui

SIRACUSA – Un sopralluogo della polizia scientifica era ancora in corso poco dopo le 13 in casa di Giuseppe Scarso, don Pippo per tutti, l’ottantenne siracusano pestato e poi dato alle fiamme l’1 ottobre scorso. Gli agenti, guidati dalla dirigente della squadra mobile Rosa Alba Stramandino, stanno esaminando la casa a pianterreno a Ronco II su via Servi di Maria cercando indizi e tracce organiche per risalire agli autori della violenta aggressione. È il secondo sopralluogo della scientifica in 12 giorni. Arriva in concomitanza con le voci insistenti circa una svolta nelle indagini. Stazionarie invece le condizioni cliniche dell’anziano, che restano gravi. “Situazione critica e prognosi riservata”, sono le parole che arrivano dalla direzione sanitaria del Cannizzaro di Catania. “L’importante è che non c’è un peggioramento”, dicono i familiari che dopo le 15, all’orario delle visite, saranno ancora al suo capezzale e sperano solo di riportarlo presto a casa. Don Pippo non respira autonomamente, una tracheotomia lo sostiene in questa funzione, le complicanze polmonari lo costringono ancora nel reparto Rianimazione dell’ospedale catanese, dove è seguito anche dai sanitari del centro Grandi ustioni. “Paziente in pericolo di vita per diverse ragioni – ha spiegato qualche giorno fa il primario del centro Ustioni Rosario Ranno -: perché è un paziente anziano, per il tipo di traumi, per il tipo di ustioni, per le complicanze. Era già stato messo in prognosi riservata all’ospedale di Siracusa subito dopo il primo soccorso”. Le ustioni di terzo grado riguardano tutto il viso e la testa, il collo e la parte superiore del dorso e delle spalle. In questo momento sono fuori uso le corde vocali e della sua voce e del suo racconto avrebbero forse bisogno gli investigatori. Stasera per Siracusa sarà il momento di contare il proprio raccapriccio. Un raduno è previsto alle 17 nel piazzale della vicinissima chiesa di Grottasanta. Un raccoglimento in preghiera e poi un piccolo e silenzioso corteo fino all’abitazione di don Pippo.