Palermo, due tragedie in auto. Ora l'arresto: assolto a 85 anni

Madre e sorella morte in auto con lui, anziano in cella per evasione e assolto

Due tragedie e altrettante condanne per un 85enne

PALERMO – È finito in carcere, ma il giudice lo ha assolto dall’accusa di avere violato la misura che gli imponeva di non uscire di casa.

Una vita segnata dai guai giudiziari e dalle tragedie quella dell’ottantacinquenne Salvatore Aricò. È stato ritenuto responsabile, così hanno stabilito i processi, degli incidenti mortali in cui hanno perso la vita due familiari.

La prima condanna gli è stata inflitta per l’omicidio colposo della madre. C’era lui al volante della macchina coinvolta in un un incidente alla fine degli anni Novanta.

Nel 2015 la seconda tragedia. Muore la sorella, 88 anni, che viaggiava con lui in macchina alla Cala. Lo schianto fra la sua Fiat Panda e un monovolume non le diede scampo. In entrambi gli incidenti si accertò che la causa era stata l’eccessiva velocità.

Aricò la prima volta patteggiò, la seconda fu condannato a sei mesi e poi ottenne l’affidamento in prova con alcune prescrizioni. E siamo giunti ai nostri giorni: qualche sera fa i carabinieri lo hanno sorpreso in strada mentre gettava la spazzatura. A quell’ora doveva trovarsi a casa. Fa parte delle prescrizioni che gli sono state imposte. Ed è finito in carcere.

Secondo il suo legale, l’avvocato Salvo Vitrano, l’anziano ormai difetta di lucidità. Il giudice Giangaspare Camerini lo ha assolto perché il fatto non costituisce reato ritenendo che non ci fosse dolo nel suo comportamento. La violazione aveva fatto scattare un aggravamento della misura. Ora la difesa chiederà al tribunale di sorveglianza la scarcerazione di Aricò, a cui resta da scontare un residuo di pena di tre mesi.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI