Andujar avverte la Juventus: |"Dopo un ko siamo arrabbiati" - Live Sicilia

Andujar avverte la Juventus: |”Dopo un ko siamo arrabbiati”

Il portiere etneo non ha paura dei campioni d'Italia imbattuti da 47 partite che domenica arriveranno al Massimino: "Prima o poi il ciclo di imbattibilità della Juve finirà: e speriamo che domenica accada qualcosa a nostro vantaggio. Lavoriamo e crediamoci. Difesa a tre o a quattro? Conta solo la cattiveria che metteremo in campo".

Il portiere del Catania in sala stampa
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CATANIA – Domenica al Massimino è il giorno di Catania-Juventus. Inusuale anticipo domenicale delle 12.30. Per i rossoazzurri ci sono da cancellare le recriminazioni della sfortunata (tanto per voler usare un eufemismo) sfida di due giorni fa a San Siro. C’è voglia di guardare avanti e di pensare a come far male ai bianconeri. Alla ripresa degli allenamenti a Torre del Grifo, è stato l’estremo difensore Mariano Gonzalo Andujar ad incontrare i giornalisti. “Dopo una sconfitta arriviamo sempre arrabbiati alla partita successiva, adesso ci attende una gara molto difficile. Giochiamo contro i campioni d’Italia. Vediamo come il mister preparerà la partita in settimana”. Chissà, allora, se in una partita del genere dove l’adrenalina gira a mille, Andujar riesce a percepire già oggi sensazioni particolari: “Il ruolo del portiere è un ruolo ingrato perché puoi fare una grande partita ma appena sbagli una volta ti danno tutti addosso. Un attaccante può sbagliare tanto ma per un portiere è diverso: deve avere la testa sempre fredda. Ed in partite come quelle contro la Juve so che non devo sbagliare”.

A detta di molti, questa è stata sinora la migliore stagione di Andujar a Catania: “E’ vero, lo penso anch’io ma so anche che posso migliorare. Con mister Enzo Biato (il preparatore dei portieri, ndr) mi trovo alla grande: mi dà fiducia e lavoriamo con tranquillità. Se penso poi ad un paio di gol che ho preso quest’anno come quello di Jovetic contro la Fiorentina o quello subito contro l’Atalanta, ti dico che oggi non mi farei sorprendere”. Ma torniamo alla Juve. Imbattuta da 47 partite, campione in carica e capolista del torneo: da dove si comincia? “Bella domanda. Prima o poi il ciclo di imbattibilità della Juve finirà: e speriamo che domenica accada qualcosa a nostro vantaggio. Lavoriamo e crediamoci e, ripeto, vediamo cosa accade domenica. Proporre una difesa a tre? Il problema non è come ci mettiamo dietro in difesa, se a tre o a quattro: il problema è dobbiamo essere più cattivi. Tocca al mister valutare i moduli: a noi migliorare sotto il punto di vista della cattiveria. Siamo discontinui tra casa e trasferta, è vero. Ma giochiamo bene: così come è accaduto a Milano contro l’Inter. Ed allora, dobbiamo forse essere più aggressivi già dalla prossima partita”.

Infine, un duello tutto speciale. Quello contro Gigi Buffon che l’estremo argentino etichetta senza alcun dubbio come “il migliore del mondo”: “Lui è un mito. Secondo me è davvero il miglior portiere di sempre. Nel tunnel degli spogliatoi scambierò qualche parola con lui: sarà bello farlo”. Ed allora, in mezzo a tanti punti di forza, chissà che anche la sinora invincibile armata bianconera non finisca per scoprirne qualcuno debole: “Guarda, anche se non troviamo un punto debole alla Juve noi dobbiamo puntare sulle nostre tante qualità”. Ed una di queste, nella stagione in corso, è senza alcun mistero quella di un nuovo Mariano Andujar.


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