PALERMO – Una discussione complessa, una trattativa di almeno due ore ma alla fine l’attesa fumata bianca è arrivata: è stato raggiunto in Prefettura l’accordo tra il Comune, Rfi, Italferr e Tecnis per un nuovo crono programma dei lavori dell’anello ferroviario che, di fatto, rivoluziona il contratto stipulato. Un appalto da 154 milioni di euro divenuto una vera e propria croce per i palermitani, non solo per i cantieri simultanei al Politeama, in viale Lazio, in via Amari e al porto, ma anche per i guai giudiziari del colosso catanese e i ritardi certificati anche dall’Anac di Raffaele Cantone che ha parlato di opera ferma al 3%.
Il rischio era di tenere in ostaggio la città a tempo indefinito, con i lavori su via Crispi che partiranno lunedì mentre il traffico già impazzisce per i cantieri del disinquinamento della fascia costiera, i controlli anti terrorismo al porto e il rifacimento del manto stradale in viale Regione siciliana. Palazzo delle Aquile, che in questa vicenda ha il ruolo del mero spettatore anche se poi è il bersaglio di ogni critica, da tempo chiedeva di rivedere il programma dei lavori per evitare di lasciare intere aree chiuse al traffico ma in pratica inutilizzate, come in viale Campania.
L’accordo si basa su due principi fondamentali. Il primo è un incremento immediato dei lavori in viale Lazio-via Sicilia e in via Amari: nel primo caso i lavori attualmente in corso dovrebbero finire per maggio 2017, nel secondo per marzo 2017 (almeno per quel che riguarda l’attuale zona interdetta alla circolazione). Il secondo è un meccanismo più soft nella consegna delle aree: il contratto prevede infatti che il Comune debba consegnare le aree tutte insieme anche se poi la Tecnis non le usa pienamente, con la conseguenza di paralizzare la città. Finora l’amministrazione Orlando le ha consegnate col contagocce, ricevendo in cambio contestazioni per 40 milioni di euro: da ora in poi, invece, le aree saranno consegnate di volta in volta, solo quando l’azienda potrà lavorarci sul serio.
In viale Lazio ci sarà un’accelerazione, anche se già da stamattina in questa porzione di cantiere è arrivata la trivella: qui i lavori finiranno a maggio 2017, mentre sulla seconda parte di viale Lazio a febbraio 2018; nel giugno 2018 termineranno i lavori in via Sicilia e nel dicembre 2018 in viale Campania.
In via Amari la zona attualmente chiusa riaprirà a partire da aprile 2017 (tratto prossimo a via Scordia) e sino al mese di settembre. Da ottobre 2016 a settembre 2017 i lavori interesseranno il tratto di via Amari da via Scordia a via Roma; da novembre 2016 a febbraio 2018 i lavori interesseranno via Gravina; da settembre 2017 ad aprile 2018 i lavori si sposteranno nel tratto tra via Roma e piazza Castelnuovo. Da gennaio 2017 a gennaio 2018 si realizzerà la fermata Politeama.
Un accordo che segna una svolta decisiva per il cantiere che si avvia verso la normalizzazione: la Tecnis, per bocca dell’amministratore giudiziario Saverio Ruperto e dell’ingegnere Vincenzo Fleres, ha assicurato al sindaco Leoluca Orlando, al vice Emilio Arcuri, al capoarea Mario Li Castri, al Prefetto Antonella De Miro, a Filippo Palazzo di Rfi e agli ingegneri Ludovici e Zambonelli di Italferr, rispettivamente Rup e direttore dei lavori, di considerare l’anello ferroviario un’opera strategica per l’azienda, avendo i mezzi finanziari per completarla. A questo punto il Comune potrà continuare a fare lo spettatore, ben sapendo che con il nuovo crono programma ogni ritardo potrà essere sanzionato, fino alla rescissione del contratto.
Ma non è finita qui. Da lunedì, come detto, i cantieri si sposteranno in via Crispi e dureranno praticamente fino al 2017: l’obiettivo è spostare un cavo della Terna ad alta tensione, da quasi 10 mila chilowatt. Un’operazione talmente complessa che la Terna ha dovuto affidarsi a una ditta specializzata, anche perché il cavo non corre parallelamente ai binari e questo rende tutto più complicato. In questi mesi bisognerà togliere la tensione al cavo, mettere i pali, realizzare l’infrastruttura e riposizionare il cavo; il resto dei lavori potrà poi avvenire in sotterranea. Su via Crispi i lavori dureranno fino a dicembre, ma il cantiere sarà meno invasivo del previsto: niente barriere ma reti trasparenti, più vicino al modello usato per spostare i sottoservizi in via Roma che a quello applicato in via Amari. Il cantiere proseguirà nella semicarreggiata lato mare da gennaio 2017 a giugno 2017.
“Il Comune di Palermo – ha detto il sindaco Orlando – vigilerà sul rispetto rigoroso di queste occupazioni degli spazi pubblici e del crono programma, ferma restando la responsabilità giuridica dell’esecutore sul rispetto dei tempi e di Rfi e Italferr”. Il Sindaco e il vice Arcuri, nell’esprimere apprezzamento per l’attività svolta dal Prefetto, hanno rappresentato all’amministratore giudiziario “la preoccupazione sui gravi disagi di cui si stanno facendo carico la città ed i suoi abitanti”, evidenziando che non potranno tollerarsi ritardi rispetto a quanto oggi concordato. Hanno invitato Rfi e Italferr a “vigilare puntualmente sulla qualità delle opere, sul rispetto del contratto e del crono programma che oggi consente di contestare i singoli ritardi”.
LE REAZIONI
“Gli accordi presi in Prefettura sui lavori di completamento della chiusura dell’anello ferroviario di Palermo concedono un sospiro di sollievo ai commercianti e ai residenti delle vie Amari, Sicilia e Lazio. La scongiurata chiusura di vaste aree della città e la riduzione dei tempi di consegna dell’opera, rispetto alla prima richiesta avanzata da Tecnis, fanno ben sperare. Mi auguro che gli impegni assunti vengano rispettati e che a partire da oggi vengano assicurati quei controlli al cantiere che finora sono mancati. I commercianti che operano nell’area 4 di via Amari sono stati i più penalizzati e ancora oggi sono sfiduciati ed increduli che quest’opera veda la luce nei tempi stabiliti. Ritengo sia necessario che l’amministrazione comunale, ma anche Rfi e Italferr, trovino adeguate forme di indennizzo per i commercianti e gli artigiani che sono sull’orlo del fallimento, con una riduzione degli incassi sino al 70%. Noi vigileremo come fatto fino ad oggi sul prosieguo dei lavori, che ci aspettiamo abbiano un cambio di passo immediatamente”. Lo dichiara il presidente della commissione Attività Produttive del comune di Palermo Paolo Caracausi (Idv), in merito al nuovo crono programma approvato ieri in Prefettura.