Anm, ecco il dopo Palamara: il catanese Santalucia al vertice - Live Sicilia

Anm, ecco il dopo Palamara: il catanese Santalucia al vertice

“Sento fortemente il peso di questa presidenza per le recenti vicende che hanno sconvolto l’ordine giudiziario".

CATANIA – È il catanese Giuseppe Santalucia, 56 anni, il nuovo Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. Lo ha eletto, sabato scorso, il comitato direttivo centrale con 30 voti su 36 componenti. La convergenza è arrivata dopo diverse fumate nere che si sono susseguite in queste settimane, ma soprattutto dopo il passo indietro di Luca Poniz. L’indicazione di Area di Santalucia presidente ha ricevuto il favore di Magistratura Indipendente – Movimento per la Costituzione e Unicost. Il secco no è arrivato dal Articolo Centouno che vede come riferimento il gip ragusano Andrea Reale. 

Sul sito ufficiale dell’Anm le parola a caldo del neo presidente Santalucia:  “Sento fortemente il peso della responsabilità di assumere questa presidenza per le recenti vicende che hanno sconvolto l’ordine giudiziario e per la pandemia che incombe. Il programma che seguirò non è a ribasso, ma di mediazione. Per me la mediazione non ha un’eccezione negativa, ma mediazione e compromesso sono i mezzi che ci consentono di raggiungere risultati. L’Anm è un attore importante della vita politica e della vita pubblica. Noi siamo interpreti della Costituzione”.

Santalucia è magistrato della Corte di Cassazione, dove è in servizio alla prima sezione penale. Il suo ingresso in magistratura risale al 1989. La sua carriera inizia alla Procura di Patti, poi nel 1993 va agli uffici giudiziari di Messina sempre con il ruolo di sostituto procuratore. Al Tribunale di Reggio Calabria a seguire invece espleta l’incarico di gip. Nel 2005 ha operato nell’Ufficio Studi e Documentazione del Csm, dopo all’Ufficio del Massimario e del Ruolo della Corte di Cassazione. Infine la nomina alla Suprema Corte.

Giuseppe Santalucia ha un compito importante: quello di far recuperare credibilità alla magistratura dopo lo scandalo Palamara e la questione morale che ne è seguita. “Da quell’esperienza dobbiamo venir fuori con l’accertamento delle responsabilità individuali – ha detto il neo presidente Anm in un’intervista a La Repubblica – e qui il compito è soprattutto dei processi, anche disciplinari. All’Anm spetta principalmente la responsabilità di costruire un nuovo contesto di relazioni tra l’associazionismo e il Csm. Liberando l’uno e l’altro dai condizionamenti reciproci, che hanno guastato quella stagione”. 

Assume la carica di vicepresidente Alessandra Maddalena di Unicost, mentre Salvatore Casciaro di Magistratura Indipendente è il segretario generale dell’Anm.

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