PALERMO – “Alcuni colleghi sono stati di recente oggetto, da parte di rappresentanti dell’Esecutivo, di politici e di organi di stampa, di pesanti attacchi alla sfera personale e familiare, a causa di provvedimenti adottati nell’esercizio dell’attività giurisdizionale”. Lo scrive in una nota l’Associazione nazionale magistrati di Palermo, che aderisce al comunicato pubblicato dalla giunta dell’Anm, che difende il giudice Apostolico che nelle ultime settimane è al centro di un dibattito per alcune decisioni prese e dei video di lei che protesta.
“La critica nei confronti dei provvedimenti giudiziari è legittima e necessaria – continua la nota -, ma non può mai essere rivolta alla singola persona del magistrato, con attacchi alla sua sfera personale e familiare, mettendo in atto comportamenti di portata intimidatoria e gravemente lesivi della dignità del singolo, arrivando sin anche a pregiudicarne la sicurezza”.
“I magistrati di Palermo – prosegue la nota – ribadiscono la totale vicinanza non solo alla collega Apostolico, ma a tutti coloro i quali sono stati, sono o saranno oggetto di attacchi personali per motivi inerenti la funzione svolta, ai quali non faranno mai venire meno il loro sostegno e ribadiscono che la critica ai provvedimenti giudiziari deve fondarsi sul merito della decisione e non su presunte ragioni ideologiche che si ritengono sottese alla decisione stessa”.
Le toghe “condannano l’aggressione alla sfera personale e familiare operata da taluni rappresentanti delle istituzioni nei confronti di chi ha adottato provvedimenti non condivisi e ogni attacco alla indipendenza della magistratura, principio cardine del nostro ordinamento, dettato a tutela dei diritti di tutti. L’autonomia e l’indipendenza della magistratura non sono infatti un pericolo da arginare, né tantomeno un ‘privilegio di casta’, ma un presidio irrinunciabile di eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e pertanto costituiscono la più efficace forma di tutela contro ogni uso distorto del potere”.