CATANIA – “L’astensione collettiva dalle udienze” indetta dalla Camera penale “ha il ‘sapore’ di un attacco ingiustificato alla Magistratura in genere e a quella associata in particolare”. Lo “constata con disappunto” la giunta di Catania dell’Associazione nazionale magistrati In una nota congiunta, del presidente Pasquale Pacifico e del segretario Daniela Monaco Crea. Ecco il testo del documento.
La Giunta: constata con disappunto come, ancora una volta, l’Unione Camere Penali abbia indetto un’astensione collettiva dalle udienze che ha il ‘sapore’ di un attacco ingiustificato alla Magistratura in genere e a quella associata in particolare; stigmatizza l’uso, nei comunicati che hanno accompagnato la proclamata astensione, di frasi come “reazioni corporative del sindacato dei magistrati”, “istanze di conservazione” del potere giudiziario, “innaturale invasione di campo della magistratura”, “solita magistratura associata”, “paralisi [della politica] indotta da diktat corporativi della magistratura”; manifesta il proprio dissenso per un atteggiamento che mira colpevolizzare a prescindere la magistratura, senza esaminare in modo costruttivo le emergenze che quotidianamente affliggono il servizio giustizia, ancora assicurato solo per la abnegazione e per il senso del dovere di colleghi, personale amministrativo e forze dell’ordine, chiamati a svolgere le proprie funzioni privi dei mezzi indispensabili e con organici affetti da una cronica scopertura; evidenzia come l’astensione dalle udienze per le motivazioni utilizzate appaia strumentale agli interessi di quella parte politica che mina a delegittimare l’operato della magistratura; auspica che, come più volte autorevolmente indicato dal Capo dello Stato, la giustizia non costituisca un quotidiano terreno di scontro e che tutte le componenti, magistratura ed avvocatura in primis, possano profondere il massimo impegno per assicurare un servizio efficiente e tempestivo per i cittadini.
“La Giunta – dichiara a LiveSiciliaCatania Pasquale Pacifico, presidente dell’Anm – non contesta il diritto degli avvocati ad astenersi dalla udienza, ma contesta il contenuto del comunicato con cui motiva l’astensione. Contestiamo soprattutto la parte dove si accusa la magistratura di corporativismo, immobilismo e addirittura di fare un’invasione nel campo della politica. Queste accuse sono assolumente infondate – aggiunge il Pm – perchè la magistratura ha dimostrato non solo di non essere immobile, ma anzi di essere stata pronta ed impegnata ad appoggiare le riforme necessarie per rendere più efficente la macchina della giustizia. In primis – prosegue – ci riferiamo alla riforma delle circoscrizioni che proprio l’Anm aveva da sempre auspicato. Respingiamo al mittente l’accusa di volere invadere il terreno della politica – precisa Pacifico – quando invece ci sembra che l’Unione delle Camere Penali, con questo sciopero e con le iniziative ad esso collegate (come la raccolta di firme per i referendum sulla giustizia), abbia sposato la causa di una parte politica, che è quella che ha sempre voluto delegittimare l’attività dei magistrati, venendo meno, così, alle sue funzioni di organismo di garanzia”.
“Se posso usare una battuta – conclude Pasquale Pacifico, commentando il banchetto di lunedì organizzato davanti al tribunale di Catania, – forse la statua della Giustizia se avesse potuto si sarebbe girata dall’altra parte”.
LiveSiciliaCatania ha contattato i vertici della Camera Penale per chiedere una replica, il presidente, l’avvocato Passarello, ha risposto che avrebbe risposto con una nota ufficiale nelle prossime ore.