ADRANO – Incontro con Antonino Maggio, recente trionfatore di Sanremo giovani 2013 dove ha fatto incetta di premi, dal primo posto, al premio Emanuele Luzzati, al Premio Sala Stampa, di più non poteva avere, con la sua “Mi servirebbe sapere” ha fatto man bassa di premi e sbaragliato la concorrenza, per altro di ottimo livello, e così questo pugliese di 26 anni, ha lasciato un’ottima impressione, sia come doti canore, sia con la sua personalità dimostrata sul palco dell’Ariston. Ma Antonino Maggio, per certi versi è un predestinato, infatti, pur salendo alla ribalta ora, già nel 2008 come cantante degli Aram Quartet, un gruppo di giovani, ha vinto la prima edizione Italiana di X Factor, lasciando al secondo posto una cantante come Giusy Ferreri. Poi un anno col gruppo, che infine si è sciolto, e la ripresa dell’attività di solista ma soprattutto cantautore. Abbiamo incontrato Antonino ospite in un programma di Radio Flash Adrano, il cui patron, Enzo Sangrigoli, ci ha concesso il tempo e lo spazio per intervistarlo.
Dal palco di Sanremo hai lanciato un messaggio ai giovani, passando dall’emozione al sorriso.
Una bella osservazione, perché io con la mia musica cerco di fare passare un messaggio positivo per i giovani, messaggio che ho ripreso anche nel mio disco.
Si dice che il canto sia il linguaggio dell’anima, c’è un ‘emozione che vorresti trasmettere agli altri?
Dipende dalla canzone che interpreto, però mi piace pensare che la musica possa trasmettere gioia a chi l’ascolta.
Nel 2008 vincitore a X Factor con gli Aram Quartet, oggi a Sanremo, cosa è cambiato in questi anni?
E’ cambiato tanto, ma se oggi sono qui, è anche grazie alle esperienze vissute con gli Aram, da solista è comunque diverso, infatti ora me la canto e me la suono da solo.
Se dovessi ringraziare qualcuno, per la tua carriera, chi sarebbe?
In cima alla lista ringrazerei me stesso, per la caparbietà e la voglia messa in campo, poi tutti quelli che hanno creduto in me e mi sono stati vicino in questi anni.
I tuoi riferimenti musicali?
Tutti i cantautori, da Modugno a Dalla a Battisti, fino ad arrivare a quelli odierni, tra cui Jovanotti, Silvestri, Gazzè, Cremonini, Venditti ecc.
Dopo Sanremo hai avuto tempo per i tuoi amici?
No solo mezza giornata in cui tra l’altro mi hanno fatto una mega festa, comunque spero che presto abbia qualche giorno di riposo per restare a dormire e tornare dai miei.
Cosa Ti servirebbe sapere, da cosa hai tratto l’ispirazione per questo pezzo?
Da nulla di particolare, è un concetto che ho voluto esprimere in questa canzone che mi ha portato molta fortuna. Anche il pezzo che ha dato titolo al mio primo disco “Nonostante Tutto”, è un concetto che vuole dare il messaggio che nonostante tutto bisogna sempre essere ottimisti, guardare avanti e vedere un futuro migliore.
Ti sei preparato un percorso per i prossimi anni? I tuoi progetti per il futuro?
Tutto quello che mi è successo mi ha colto alla sprovvista, tutto è andato ogni più rosea previsione, per ora e per i prossimi due mesi sarò in giro a promuovere il mio disco nei punti vendita e negli stores, poi prepareremo il tour che dovrebbe partire da maggio e arrivare fino all’estate, poi spero di continuare a scrivere musica e canzoni.