Apetaxi, le licenze salgono a 25| Inaspriti controlli e sanzioni - Live Sicilia

Apetaxi, le licenze salgono a 25| Inaspriti controlli e sanzioni

Il consiglio comunale approva la delibera che ratifica l'accordo con i tassisti e chiude una querelle durata un anno.

sala delle lapidi
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PALERMO – Sala delle Lapidi mette la parola “fine” all’annosa querelle delle motocarrozzette. Una vicenda che si trascinava da un anno con scontri tra il sindaco Orlando e la sua stessa maggioranza, proteste dei conducenti di apecalesse e tassisti e polemiche per il via libera o meno ai veicoli blu dalla cappottina bianca che portano a spasso i turisti nei quattro vecchi mandamenti del centro storico.

Il consiglio comunale aveva regolarizzato la loro posizione concedendo 15 licenze, salvo poi portarle a 30 dopo sei mesi e aprire un duello con il sindaco e l’allora assessore Marco Di Marco. Botta e risposta a cui è stato messo un freno grazie a un accordo tra taxi e apetaxi raggiunto al Suap il 9 giugno e ieri ratificato a piazza Pretoria. La delibera di iniziativa consiliare, presentata dal capogruppo dell’Udc Giulio Cusumano, prevede il passaggio da 15 a 25 licenze, delimita l’area di azione al centro storico e prevede che le prenotazioni possano effettuarsi solo nelle rimesse. Inasprito anche il regime delle sanzioni: si va dalla diffida alla sospensione per 10 o 30 giorni, passando per la decadenza e la revoca. Finora sono 15 le licenze concesse: altre tre saranno coperte con lo scorrimento della graduatoria, mentre sette saranno messe a concorso tra chi ha già partecipato al bando.

LE REAZIONI
“Credo che si sia messa finalmente la parola fine a una vicenda paradossale – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – la delibera era stata voluta dall’amministrazione con un certo limite, il consiglio ha invece ritenuto che il numero di 25 fosse più corretto. L’accordo tra le parti ha retto e il consiglio ha votato quanto stabilito dall’accordo. Occorre adesso che i conducenti delle motocarrozzette rispettino il codice della strada e i turisti, e questo devono farlo nell’interesse della città che rappresentano. Ecco perché abbiamo inasprito le sanzioni, si potrebbe arrivare anche alla revoca della concessione. Lavorare sì, ma nel rispetto delle regole”.

“Abbiamo messo un punto a una vicenda partita male – dice il presidente del consiglio Totò Orlando – e che non era stata programmata per bene. Il consiglio tentò di recuperare, facendo un passaggio negativo: stavolta con grande equilibrio e responsabilità abbiamo trovato una soluzione nell’interesse della città. Dobbiamo vigilare perché sia un servizio utile e decoroso, i turisti devono essere accolti bene e invitiamo questi lavoratori a capire lo sforzo dell’amministrazione e del consiglio e a comprendere che sono il biglietto da visita della città con i turisti. Hanno una grande responsabilità”.

“Siamo contenti per questo clima politico che il sindaco ha inaugurato – dice il capogruppo Udc Giulio Cusumano – ho presentato io la delibera, così come la precedente, e ho avuto il sostegno solo della maggioranza. Come dice il sindaco, quando si propone un provvedimento in favore della città, che non sia di parte, si può governare e questo è un buon governo: abbiamo un numero elevato di croceristi e 25 licenze si sposano bene con le 325 dei taxi. Questo dovrà incrementare il turismo palermitano, continuando con questo clima costrittivo che ha visto la maggioranza convergere e Forza Italia astenersi mantenendo il numero legale potremo fare bene. E’ un piccolo esempio, ma se fosse sempre applicato daremmo un contributo alla crescita di Palermo”.

“Ieri sera, il Consiglio Comunale ha approvato il nuovo regolamento delle motocarrozzette, che concede appena 25 licenze. Ma non è certo questo il modo di combattere il traffico automobilistico privato”. Lo afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che prosegue: “La nostra città è tra i primissimi posti nella classifica mondiale per il caotico traffico automobilistico. E per combatterlo, è necessario fare in modo di permettere l’utilizzo delle motocarrozzette a tutti, palermitani compresi, per muoversi nell’intera area della città, magari fissando fin da subito tariffe agevolate, per permettere a tutti di sfruttare questo mezzo di trasporto, lasciando a casa la propria automobile. Per questo, sono convinto che ad una città come Palermo 25 licenze siano assolutamente irrisorie, anzi credo che ne siano necessarie almeno 300. Dobbiamo metterci tutti in testa che è finito il tempo delle vacche grasse grazie alle quali veniva sovvenzionato l’assistenzialismo incondizionato a tutti. Adesso, è arrivata l’ora di agevolare la creazione anche delle piccole imprese, che possano agire sul mercato, rispettando naturalmente le regole, ma senza che i morsi della burocrazia impediscano la loro nascita ed il loro sviluppo. Per questo, è necessario evitare di commettere lo stesso errore fatto in passato con i tassisti, che ormai sono diventati una vera e propria lobby capace di condizionare le scelte di qualunque amministrazione comunale, di destra o di sinistra. Dobbiamo fare in modo di aumentare il più possibile tutte le alternative al traffico automobilistico privato, se vogliamo davvero salvaguardare anche la salute di tutti, abbattendo così l’emissione delle polveri sottili. E rilasciare il maggior numero possibile di licenze a chi vuole operare nel trasporto pubblico è anche un modo per dare una boccata d’ossigeno alla nostra sempre più asfittica economia palermitana”.

“L’aumento del numero delle licenze concesse ai proprietari delle motocarrozzette permette di contrastare meglio il fenomeno degli abusivi nel settore e di far rispettare più severamente il regolamento”.  A dichiararlo in merito all’approvazione da parte del consiglio comunale della delibera che ratifica l’accordo con i tassisti e chiude un’aspra questione durata un anno, è il presidente di Confartigianato Palermo, Nunzio Reina: “Da questo momento in poi non ci sono più scuse per nessuno, tutti coloro che sono in possesso della licenza dovranno rispettare le regole al cento per cento e chi trasgredirà ed è iscritto alla nostra associazione, che si è battuta per raggiungere questo obiettivo, sarà espulso da Confartigianato”.

 


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