Appalti e grandi eventi |Indagine sullo scandalo - Live Sicilia

Appalti e grandi eventi |Indagine sullo scandalo

L'affidamento dei servizi relativi alla visita del Papa a Palermo nel 2010 scoperchia la pentola su presunte gare truccate. Indagato per turbativa d'asta l'imprenditore Fausto Giacchetto, leader nella progettazione e nella gestione di eventi finanziati con i fondi europei. Con lui sotto inchiesta anche due funzionari regionali. La finanza sospetta anche un giro di corruzione.

Gare truccate, funzionari corrotti e politici compiacenti. Un’inchiesta della procura di Palermo sta passando al setaccio l’organizzazione dei grandi eventi in Sicilia. A cominciare dalla visita di Papa Benedetto XVI a Palermo. E rischia di provocare un terremoto nei palazzi del potere siciliano.

I finanzieri hanno perquisito gli uffici, l’abitazione e le cassette di sicurezza di Fausto Giacchetto, uno dei personaggi più conosciuti nel mondo della comunicazione siciliana. Attraverso alcune imprese a lui collegate Giacchetto si è aggiudicato diversi bandi della Regione Siciliana. I finanzieri del Nucleo speciale Spesa pubblica si sono concentrati su una decina di grandi eventi. Giacchetto, assieme ad altre sette persone, è indagato per turbativa d’asta, ma gli investigatori sospettano che ci sia dietro un giro di corruzione. Nel registro degli indagati sono finiti pure i nomi di due funzionari regionali. Di più non trapela. Bocche cucite per un’inchiesta che va avanti da tempo. A Giacchetto il mese scorso è stato notificato un avviso di proroga delle indagini. Ieri invece è stata la volta del decreto di perquisizione. I suoi legali, gli avvocati Fabrizio Biondo e Giovanni Di Benedetto, preferiscono non entrare nel merito della vicenda, non conoscendo ancora gli atti dell’inchiesta. Così come Giacchetto da noi contattato per una replica.

E’ certo che a dare il via al lavoro dei finanzieri, coordinati dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Maurizio Agnello, è stato l’esposto di un imprenditore escluso dalle gare per la fornitura di servizi in occasione della visita del pontefice a Palermo, nell’ottobre di due anni fa. Poi, sotto la lente di ingrandimento è finito tutto il resto. Le fiamme gialle hanno sequestrato una sfilza di documenti e aperto le cassette di sicurezza di Giacchetto dove sarebbero stati trovati, oltre ad alcuni orologi da collezione, anche parecchie migliaia di euro in contanti di cui l’indagato ora dovrà fornire la tracciabilità.

Ci sarebbe molto altro, però, nel fascicolo dei pubblici ministeri. Trapelano pochissimi particolari, ma bastano per tracciare uno scenario che potrebbe riservare altre sorprese. Proprio come gli scandali che hanno travolto faccendieri e politici nazionali. Su questo fronte siamo davvero alle battute iniziali. Si parla di favori. Di appartamenti concessi a politici locali e nazionali. Tutte ipotesi da verificare.

Ma chi è Fausto Giacchetto? Un imprenditore che ha saputo diventare negli anni da riferimento locale della Parmalat a numero uno nella progettazione e nella gestione di grandi eventi. Laureato in Economia, nato a Canicattì nell’Agrigentino. si è trasformato in uno dei massimi esperti nell’intercettare i fondi europei riservati ai piani della comunicazione. E così ha fatto spesso la parte del leone nelle gare bandite dalla Regione.


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