Appalto spiagge, D'Agata: |"Nulla osta dal Prefetto" - Live Sicilia

Appalto spiagge, D’Agata: |”Nulla osta dal Prefetto”

Il consigliere Messina e l'Associazione Agosta chiedono l'intervento delle Commissioni Antimafia.

il caso
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CATANIA – Non si placa la polemica in merito all’appalto per la gestione delle spiagge libere. Le ombre sono legate a un dipendente della ditta che è stato rinviato a giudizio nell’inchiesta Prato Verde (LEGGI QUI). Sul caso è intervenuto Manlio Messina, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia – An e consigliere all’opposizione del comune di Catania, che mette a confronto questo caso con quello della foto con Di Bella, poi risultato indagato per essere il prestanome di un esponente del clan Pillera. “Dinnanzi a questa vicenda – scrive Messina – è inaccettabile il silenzio delle varie associazioni da sempre in prima linea nella lotta alla mafia. Se vi è l’ombra della mafia sulla gestione delle nostre spiagge libere si intervenga subito. Soprattutto, rivolgiamo un appello alla Commissione Antimafia regionale e nazionale”.

L’amministrazione comunale risponde con un comunicato stampa. In riferimento alla questione della gestione delle spiagge libere della Plaia, l’assessore al Mare ed alla Legalità, Rosario D’Agata, dichiara quanto segue: “Ogni qualvolta una ditta arriva prima nella graduatoria di un qualsiasi bando emanato dal Comune di Catania tutti gli atti finali vengono inviati al Prefetto di Catania di cui si attende il nulla osta prima dell’aggiudicazione provvisoria. Nel caso delle spiagge libere – spiega D’Agata – dopo avere espletato come sempre tutte le procedure, i funzionari comunali hanno inviato in Prefettura l’intera documentazione relativa alla ditta giunta prima in graduatoria. La Prefettura, a sua volta, ha inviato il nulla osta positivo il 13 luglio scorso, ricevuto dal Comune il successivo giorno 19. Si è quindi proceduto all’assegnazione provvisoria dell’appalto che, ripeto, viene assegnato alla ditta di cui, nelle normali procedure, viene vagliata e verificata la posizione di proprietà, vertici amministrativi e dirigenti. Le recenti notizie riguardanti presunti gravi e poco chiari coinvolgimenti di dipendenti della ditta medesima – continua D’Agata – ci hanno comunque indotto a chiedere immediatamente alla ditta stessa l’elenco completo e dettagliato di tutti i suoi dipendenti. Appena lo avremo ricevuto, cosa che avverrà in tempi rapidi, provvederemo a trasmetterlo al Prefetto per tutti gli ulteriori controlli del caso. Qualora emergesse da parte del controllo degli Uffici del Prefetto qualcosa di ostativo – aggiunge D’Agata – ci regoleremo di conseguenza con la massima durezza, intransigenza e severità nell’ottica del rispetto della legge e della legalità che è la strada maestra di questa amministrazione comunale. Siamo stati i primi noi – conclude l’assessore D’Agata -, anche al prezzo di prolungare i tempi di espletamento del bando, comunque in solitaria, a volere fare piena luce in un settore che ha offerto e offre molte ombre che è nostra intenzione dissipare totalmente”.

Ma non tutte le associazioni – come evidenziato da Manlio Messina restano in silenzio. L’associazione Antimafia Agosta invoca “l’intervento della commissione regionale antimafia e quello della commissione nazionale. Il Comune – si legge nella nota –  fa sapere di aver compiuto tutti gli accertamenti del caso ma nell’attesa che la magistratura decida sulla colpevolezza del soggetto accusato per mafia che è tra i gestori delle spiagge libere catanesi è opportuno che le due commissioni aprano un’inchiesta”.

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