Piano di riequilibrio, la maggioranza: "Passaggio storico" ma è polemica - Live Sicilia

Piano di riequilibrio, la maggioranza: “Passaggio storico” ma è polemica

All'attacco le opposizioni

PALERMO – Il nuovo piano di riequilibrio, approvato ieri a Sala delle Lapidi, provoca inevitabili reazioni: se la maggioranza esulta, le opposizioni vanno all’attacco.

Maggioranza: “Risultato storico”

“L’approvazione del piano di riequilibrio rappresenta un passaggio storico e decisivo per il rilancio del Comune di Palermo. Una tappa cruciale nel piano di risanamento dell’ente che avevamo ereditato in condizioni disastrose e che, tappa dopo tappa, stiamo riportando in condizioni di normalità”. Lo dichiarano i capigruppo di maggioranza al Comune di Palermo Domenico Bonanno (Democrazia Cristiana), Dario Chinnici (Lavoriamo per Palermo), Gianluca Inzerillo (Forza Italia), Giuseppe Milazzo (Fratelli d’Italia) e Alessandro Anello (Lega). In una nota congiunta, sostengono che è “un risultato straordinario che ci permetterà di rimettere ordine nei conti dell’ente e offrirà prospettive di sviluppo e crescita per migliorare i servizi, valorizzare il personale, procedere con nuove assunzioni, azzerare progressivamente i disallineamenti con le partecipate, riattivare la spesa per investimenti e servizi, aumentare la percentuale di riscossione affinché i cittadini paghino tutti ma con un importo minore”. “Il piano è frutto di una ritrovata sintonia con il Governo centrale e con gli uffici comunali – continuano i capigruppo di maggioranza – e avrà una durata dimezzata, 10 anni anziché 20, e sarà rivedibile per adattarsi alle esigenze della città. La sua approvazione, cui seguirà quella del bilancio di previsione, restituisce la serenità perduta in questi anni ed è l’ennesimo passo in avanti verso un ritorno alla normalità, così come già fatto per l’emergenza cimiteri e la manutenzione stradale. Adesso inizia una nuova stagione di crescita e sviluppo per la città”.

Tantillo: “Consiglio lavora seriamente”

“Prosegue il fondamentale percorso di salvaguardia dei conti dell’amministrazione comunale, che permetterà di uscire progressivamente da una situazione che soltanto due anni fa sembrava
irrecuperabile e destinata al dissesto. In questo percorso, il Consiglio comunale sta svolgendo con grande dedizione e serietà il proprio lavoro, supportando l’amministrazione attiva nel fare scelte che evitano tagli indiscriminati della spesa e dei servizi ed allo stesso tempo permettono di guardare con più serenità ai prossimi anni di gestione dei conti del Comune”. Lo dice il presidente del consiglio comunale Giulio Tantillo.

Pd, progetto Palermo e Misto: “Caos politico”

“Un Piano di riequilibrio figlio del caos politico della maggioranza Lagalla a trazione Fratelli d’Italia. Più tasse e meno servizi ai cittadini, questa la sintesi del Piano approvato ieri sera dal Consiglio comunale di Palermo. Neppure l’ombra dei fondi aggiuntivi, promessi in campagna elettorale, che sarebbero dovuti arrivare dal governo Meloni. Più Irpef, nuova tassa d’imbarco e meno risorse alle società partecipate per i servizi. Non è previsto l’incremento delle ore di lavoro dei dipendenti part-time del Comune, come chiesto dai consiglieri del Partito Democratico, di Progetto Palermo e del Gruppo misto e già previsto dal Piano precedente. La proposta sul personale avanzata dal sindaco Lagalla è stata bocciata dalla sua stessa maggioranza, a conferma del caos politico del centro destra”.  Lo dicono i consiglieri comunali PD, Progetto Palermo e Gruppo misto.

M5s: “Fallimento di Lagalla”

“L’approvazione della rimodulazione del piano di riequilibrio della città di Palermo, rappresenta un chiaro fallimento delle legittime aspirazioni del sindaco Roberto Lagalla, che appena insediatosi, aveva auspicato di ottenere 900 milioni di euro, al pari di altre grandi città come Napoli e Torino, per affrancare la città dalla palude in cui versa. È altresì l’espressione dell’incapacità dell’azione concertata tra il governo locale e nazionale, guidata dal vicesindaco Carolina Varchi, che non riesce ad andare oltre i 180 milioni di Leoluca Orlando e che all’epoca definì addirittura un’elemosina. Questa manovra finanziaria non solo quindi non impedisce alcuna esplosione impositiva, ma introduce aumenti dell’Irpef, dell’imposta di soggiorno, dei servizi a domanda individuale e l’addizionale sui diritti portuali.  Inoltre, non scioglie in alcun modo il nodo centrale delle partecipate, che a partire dal primo gennaio 2025 dovranno essere dotate di nuovi e aggiornati contratti di servizi, senza alcun trasferimento di nuove risorse. Ma con ulteriori tagli. Insomma una manovra depressiva per dipendenti comunali, le cui aspettative sono state tradite, delle partecipate e per i cittadini, che ancora alle prese con le conseguenze del post-COVID, del carovita e la crisi occupazionale, saranno chiamati a pagare con le proprie tasche, il prezzo di chi ha fatto solo propaganda.” Lo dichiarano i consiglieri del M5S Concetta Amella, Antonino Randazzo e Giuseppe Miceli.

Cisl: “Serve una vera lotta agli evasori”

“Siamo abituati a lamentarci della pasta salata con il cameriere che la porta a tavola, a volte dimentichiamo che il sale nell’acqua lo aveva messo il cuoco. Lo avevamo già detto che sarebbe stato un periodo complicato per la nostra città, il piano di riequilibrio che mira ad evitare il dissesto del Comune di Palermo per via dei conti ereditati da questa amministrazione comunale, sarà una dura battaglia sotto tanti punti di vista che si può affrontare soltanto senza aspetti ideologici, senza retro pensieri, ma esclusivamente con un confronto serio costruttivo e sistematico con tutti gli attori. Su questo purtroppo continuiamo ad avere l’impressione che l’amministrazione Lagalla voglia fare da sola”. Ad affermarlo è il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana intervenendo sul piano di riequilibrio del Comune di Palermo approvato in consiglio comunale ieri in tarda serata. “Auspichiamo che l’astensione delle opposizioni possa essere un segnale propositivo di dialogo per il bene della città, anche perché siamo tutti consapevoli che questo piano si innesta in un contesto molto difficile: la povertà morde, a pagare le tasse sono sempre e solo gli stessi lavoratori e pensionati, liberi professionisti e imprese che rispettano le regole, mentre chi evade continua a farlo impunito”. La Piana aggiunge: “serve a questo punto una lotta sfrenata agli evasori come segnale immediato che possa portare a un risultato tangibile che vada dunque oltre i soli proclami. Ci preoccupa molto il taglio dei trasferimenti alle partecipate, perché se non viene accompagnato da un serio taglio agli sprechi e un aumento delle entrate comunali,  rischia di peggiorare la qualità dei servizi, già in molti casi carenti. Così come ci preoccupano le conseguenze sui cittadini nel futuro quinquennio 2027-2031 quando a loro saranno chiesti sacrifici ancor più pesanti”. “Per questo riteniamo che prima di allora bisogna avviare un serio piano di rilancio economico della città che possa far risollevare i conti delle famiglie in difficoltà”. “Il documento approvato ieri, per quanto apprezzabile sul fronte dell’impegno, non è bastevole: è necessario un confronto aperto con tutti gli attori sociali della città e dare subito risposte a chi sta peggio per spegnere i focolai di disperazione di tanti cittadini che possono trasformarsi in incendio”. Il segretario generale della Cisl Palermo Trapani La Piana conclude “non è più possibile rinviare dunque una rivisitazione complessiva della visione di questa città partendo dall’uso delle risorse del PNRR, dalla realizzazione delle infrastrutture attese, dalla sburocratizzazione della macchina amministrativa e tanto altro,  perché la coperta è sempre più corta e se non verranno davvero risolte le emergenze sociali ed economiche, il piano di riequilibrio rischia solo di diventare una spada di Damocle sul futuro dei nostri giovani”.

Zacco: “Scongiurato il dissesto”

“Scongiurato il dissesto economico della città senza gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini. Finalmente si chiude la triste vicenda del piano di riequilibrio che sancisce l’accordo tra il Governo Centrale e il comune di Palermo, una vicenda che sin dall’insediamento della nuova consiliatura è stata una priorità della nuova maggioranza che sostiene il Sindaco Roberto Lagalla. Un piano di riequilibrio rimodulato quasi totalmente rispetto a quello presentato dalla precedente amministrazione che se approvato avrebbe di fatto ipotecato per 30 anni la nostra città causando un aumento sconsiderato delle tasse comunali a spese dei cittadini, l’impossibilità di avviare nuovi investimenti infrastrutturali e bloccando del tutto il piano delle assunzioni, generando una vera e propria recessione senza precedenti. Grazie all’Impegno del Sindaco Lagalla e del vice sindaco Varchi, che sin da subito dopo l’insediamento hanno avviato una costante e proficua interlocuzione con il Governo centrale, il nuovo piano di riequilibrio appena approvato dal consiglio comunale, oltre a ridurre da 30 a 20 anni il periodo di attuazione del piano di risanamento dei conti pubblici, è stato indirizzato  su tagli della spesa e sulla lotta all’evasione fiscale, senza aumentare le già gravose tasse ai cittadini palermitani e soprattutto senza tagli al personale e agli investimenti in opere pubbliche.  Adesso ci dedicheremo al bilancio per avviare un serio lavoro per rilanciare la nostra città, migliorando i servizi al cittadino, garantendo un decoro urbano e ambientale degno della nostra città, avviando un piano straordinario di manutenzione stradale e dei marciapiedi e programmando una serie di azioni mirate al sostegno del tessuto economico, ad investimenti in opere pubbliche essenziali, al consolidamento e al rilancio delle aziende partecipate e all’incremento del personale nei settori più deficitari dell’amministrazione comunale”. Lo dichiara il consigliere comunale e presidente della VI commissione. Ottavio Zacco (Forza Italia).

Puma: “Atto fondamentale”

“Ieri sera il consiglio comunale ha approvato un atto fondamentale per la vita economica e finanziaria  della citta’ ed i suoi cittadini. La rimodulazione rispetto al vecchio piano ha una prospettiva di 10 anni rispetto ai 20 del vecchio piano. Grande attenzione alle partecipate ed ai loro conti. Si va incontro ai cittadini che hanno volonta’ ed intenzione di pagare i tributi. Piu’ siamo a pagare, meno pagheremo.  Questo e’ il lavoro portato avanti in questi 11 mesi dall’ amministrazione che ha portato a notevoli risparmi, per esempio sui fitti passivi con un risparmio di oltre 400 mila euro. Ringrazio, il Sindaco, il vice sindaco, gli assessori, gli uffici per il grande e sinergico lavoro svolto, specie per l’ attenzione verso le partecipate. Una maggioranza forte e coesa che ha scongiurato il dissesto della città. A piccoli passi si procede verso la normalita’”. Lo dice il consigliere di Forza Italia Natale Puma.


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