PALERMO – I 202 ex lavoratori Aps e una cinquantina di comuni del Palermitano possono tirare un sospiro di sollievo, almeno per ora: nel pomeriggio è stata infatti firmata la proroga fino al 31 gennaio del 2015. Un atto annunciato alcuni giorni fa ma ancora non formalizzato, mentre si attende che l’Assemblea regionale siciliana, nelle prossime settimane, approvi l’emendamento che destina oltre 11 milioni di euro per il servizio idrico integrato del comprensorio.
L’accordo è stato firmato dalla Curatela di Aps e dal commissario straordinario liquidatore dell’Aato idricoto idrico Palermo 1 Francesco Greco (nominato oggi), alla presenza dei sindacati, grazie al via libera alla proroga concesso dal giudice delegato al fallimento: un atto che consente la revoca formale delle procedure di licenziamento, scattate il 31 ottobre, anche se nei fatti i dipendenti avevano già interrotto lo sciopero per poter garantire il servizio.
Resta in sospeso la questione del finanziamento regionale: l’Aato potrà continuare a emettere bollette, incassando denaro, ma avrà comunque bisogno dei fondi pubblici per poter garantire il servizio. Oggi la commissione Ambiente dell’Ars ha approvato un emendamento simile a quello votato nei giorni scorsi dalla commissione Bilancio che prevede 2,6 milioni per il 2014 e 8,4 per il 2015. Ma per divenire efficace, l’emendamento andrà approvato dall’Aula che dovrebbe anche varare la tanto agognata riforma del settore alla luce dello Sblocca-Italia che prevede nuovamente gli ambiti provinciali. Adesso toccherà all’Aato mandare avanti il servizio, mentre è da capire se Amap verrà o meno coinvolta.
“Siamo soddisfatti che siano stati scongiurati i licenziamenti e l’interruzione del servizio – dicono Raffaele Loddo della Cisal, Francesco Lannino della Cgil, Giovanni Musso della Cisle Margherita Gambino dell’Ugl – ringraziamo il Prefetto di Palermo che si è adoperata non poco in questa vicenda e gli organi istituzionali che speriamo possano trovare una soluzione definitiva per la salvaguardia dei livelli occupazionali e del servizio. Continueremo a vigilare, la politica metta da parte gli screzi e approvi l’emendamento che consenta di costituire la società consortile per la gestione del servizio”.
“Ringraziamo la Prefettura e la Presidenza della Regione per la sensibilità dimostrata, ma occorre accompagnare il provvedimento con le somme necessarie alla continuità del servizio e bisogna farlo in tempi rapidi – dice Maurizio Terrani della Uil – altrimenti sarà difficile andare avanti. Confidiamo nella sensibilità del Parlamento siciliano affinché possa, in tempi brevi, varare la norma che consenta l’avvio definitivo del servizio idrico integrato”.
“E’ stato nominato il commissario straordinario, seppur temporaneamente – dice il sindaco di Piana degli Albanesi Vito Scalia – è un tecnico che ha le competenze per portare avanti il lavoro, come egregio è stato il lavoro del generale Domenico Tucci. Il tema ora è la prospettiva: non solo il reperimento dei fondi per la transazione da parte dell’Ars, ma anche il riordino del servizio idrico integrato in Sicilia”.