Armi clandestine a Catania, scoperto un deposito - Live Sicilia

Catania, smantellato un deposito di armi clandestine: arrestato un 21enne

L'operazione dei "Lupi" dei Carabinieri a San Cristoforo

CATANIA – Armi clandestine a Catania: i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania hanno scoperto un deposito di armi nel quartiere San Cristoforo e ne hanno arrestato il custode, un 21enne pregiudicato che è stato arrestato di detenzione e ricettazione di armi e munizioni clandestine.

L’operazione rientra, come si apprende in un comunicato del Comando provinciale dei carabinieri di Catania, nell’ambito di un’azione di contrasto al fenomeno del traffico illecito di armi clandestine, volta a debellare la forza militare della criminalità organizzata.

Armi clandestine a Catania: le indagini

A condurre l’operazione sono stati i militari della Squadra Lupi del Nucleo Investigativo, che dopo una serie di servizi d’osservazione discreta e appiattamento svolti nel quartiere San Cristoforo hanno posto sotto la loro lente d’ingrandimento un garage dal quale il 21enne, in maniera piuttosto insolita, entrava ed usciva di frequente, soprattutto in orari tardo pomeridiani e notturni.

Definiti tutti i dettagli del quadro investigativo, tra cui anche la routine dei movimenti giornalieri del 21enne, il personale del Nucleo Investigativo di Catania ha perciò deciso di agire nel pomeriggio di martedì 26 dicembre, organizzando il dispositivo di intervento su due squadre, la prima dedicata all’abitazione del ragazzo, la seconda col compito di monitorare e cinturare il garage.

Il blitz

Quando i carabinieri sono stati sicuri che il 21enne fosse nella sua abitazione è quindi scattato il blitz. Al termine della perquisizione sono state rinvenute le chiavi del garage tenuto sotto controllo dai carabinieri, oltre a qualche dose di cocaina nel comodino nella camera da letto.

I carabinieri insieme al giovane sono andati al box auto in via Orfanotrofio, ancora tenuto sotto osservazione dal secondo team di militari, aprendo la saracinesca con le chiavi in possesso al 21enne.

Le armi e le munizioni

Anche in questo caso i carabinieri hanno cercato tra le macchine e le cianfrusaglie ammassate, riuscendo a recuperare, sul fondo del locale, uno zaino di colore nero, ben nascosto sotto una ringhiera di ferro ed un tavolino di legno. Appena aperto i militari hanno trovato la conferma della ipotesi investigativa, ovvero che quel posto fosse un covo di armi. Nello zaino hanno trovato, infatti, un fucile monocanna Pietro Beretta calibro 28 con matricola abrasa; una pistola a tamburo calibro 32 anch’essa con matricola abrasa; un fucile doppietta Bernardelli calibro 12, non censito in Banca Dati; un centinaio circa di munizioni di vario calibro, compatibili con le armi trovate.

In particolare, i due fucili erano visibilmente alterati, nel senso che presentavano sia le canne che il calciolo tagliati in modo da renderli più leggeri, maneggevoli e occultabili, aumentandone così la potenzialità offensiva.

Interpellato in merito alla disponibilità di quel consistente materiale d’armamento, al motivo dell’abrasione delle loro matricole ed alla loro alterazione, il 21enne non ha fornito alcuna giustificazione in merito.

L’arresto

Tutte le armi rinvenute, oltre che le munizioni, sono state sequestrate per essere successivamente trasmesse al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina, che oltre a verificare se siano mai state utilizzate per commettere delitti, ripristinerà le matricole originali, in modo da comprendere dove siano state rubate

Il 21enne è stato pertanto arrestato per detenzione di armi clandestine, detenzione illegale di arma comune da sparo, ricettazione e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che lo ha collocato agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.


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