CALTAGIRONE – La risposta degli inquirenti non si è fatta attendere. I Carabinieri di Caltagirone coordinati dal Capitano Giovanni Orlando a poche ore dalla triste notizia della morte della 80enne vittima dello scippo nel centro storico di Caltagirone, hanno arrestato con l’accusa di tentata rapina e omicidio colposo Luigi Messina classe 1991 abitante e residente a Caltagirone.
Il lavoro degli uomini del comando compagnia Carabinieri di Caltagirone è stato teso alla ricostruzione del percorso effettuato dal malvivente e dell’ipotetico percorso fatto dalla vittima dello scippo finito in tragedia. Sono state dunque acquisite e controllate decine di ore di registrazione di impianti di video sorveglianza in punti strategici della città, oltre a quelli di proprietà di alcuni esercenti del centro storico. Importante anche l’aiuto fornito da un testimone oculare che ha assistito anche se in maniera parziale ai fatti. La svolta nei nastri di registrazione di un esercizio commerciale situato in piazza municipio che alle ore 8:54:25 registrava il passaggio della signora Ales intenta a salire verso la Piazza del Municipio, nella registrazione pochi secondi dopo anche due giovani, uno dei quali fortemente somigliante alla descrizione resa anche dal testimone oculare.
Iniziava così l’attività investigativa degli uomini del Comando Carabinieri di Caltagirone che alle 10:50 di ieri sulle scale dell’Istituto Alessio Narbone notavano l’indiziato dialogare con un’altra persona. Scattato il fermo per i due che nel frattempo venivano condotti presso la Caserma dei Carabinieri di Caltagirone di Via Magellano, ai Carabinieri il compito della perquisizione dell’abitazione del Messina. Giunti a casa dell’indiziato venivano senza troppe difficoltà rinvenute le scarpe e i pantaloni immortalati nei fotogrammi della telecamera di video sorveglianza, oggetti questi che venivano catalogati e inseriti fra le prove a carico dell’indiziato.
Dopo un breve interrogatorio Luigi Messina, forse conscio di ciò che il suo gesto scellerato aveva provocato, ammetteva le sue responsabilità circa lo scippo e la conseguente morte della Signora Ales. Per lui si sono aperte subito le porte della Casa Circondariale di Caltagirone. Un’attività che ha dato giustizia ad un evento criminoso che molto aveva fatto discutere la città di Caltagirone in queste settimane.
Da più parti si erano fatte avanti forti preoccupazioni in merito ad un escalation di piccoli reati che nella città non erano soliti verificarsi. Le forze dell’ordine tutte, in questi mesi, anche in forte difficoltà di organico non hanno mancato di presidiare il territorio e le reazioni della città, all’arresto di stamani, non si faranno attendere, soprattutto sui social network dove la notizia aveva destato prima preoccupazione in considerazione dei timori legati ai fenomeni di scippi agli anziani tramutati ieri in rabbia dopo la morte dell’anziana per la quale in molti chiedevano giustizia.