Arrestato nell'Ennese si impicca in carcere a Terni - Live Sicilia

Arrestato nell’Ennese, detenuto si toglie la vita nel carcere di Terni

E' successo dopo il rigetto della richiesta di scarcerazione

Stava male e il suo legale aveva chiesto di scarcerarlo, ritenendo che il regime carcerario fosse incompatibile con la particolare fragilità che stava vivendo. Una richiesta che magari sarebbe stata anche accolta tra qualche giorno, visto che nel respingerla, il Tribunale di Enna aveva chiesto una relazione sul suo stato di salute, alla direzione sanitaria del carcere. Tutto questo avveniva venerdì scorso. Nel frattempo però la situazione è precipitata drammaticamente: M.R., 54 anni, ennese, non ha retto e si è tolto la vita, impiccandosi nel carcere di Terni.

Era accusato di associazione a delinquere

L’uomo era sottoposto al carcere preventivo con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, ritenuto vicino ad alcuni appartenenti al clan di Enna di Cosa Nostra, operanti tra il capoluogo e Leonforte. L’arresto risale al 21 aprile 2021, nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile di Enna e del Commissariato di Leonforte. Chiusa l’inchiesta, la Dda di Caltanissetta ha esercitato l’azione penale nei confronti di quasi tutte le persone coinvolte. E lui si trovava sotto processo dinanzi al Tribunale collegiale di Enna. Va sottolineato che all’istanza presentata dal suo legale, il penalista Michele Baldi, i giudici non avevano chiuso del tutto; anzi avevano ordinato, testualmente, l’acquisizione di una “relazione sull’attuale stato di salute dell’imputato e copia del diario clinico aggiornato alla data odierna riservandosi, all’esito, ogni ulteriore decisione”. Il suicidio sarebbe avvenuto nella notte tra domenica e lunedì.

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