Ars, andamento lento: 70 ore d'aula in 5 mesi - Live Sicilia

Ars, andamento lento: 70 ore d’aula in 5 mesi

I lavori dell’Assemblea Regionale Siciliana procedono a rilento e il bottino è magro.

PALERMO – “Lavorare con lentezza senza fare alcuno sforzo”. La strofa cantata da Enzo Del Re si potrebbe tranquillamente canticchiare a Sala D’Ercole. I lavori dell’Assemblea Regionale Siciliana, infatti, procedono a rilento e il bottino è magro. Sono passati 146 giorni dalla seduta di insediamento e l’aula si è riunita soltanto 34 volte. Una media di una seduta ogni quattro giorni per un totale di circa 70 ore. 

Pallottoliere alla mano, in media una seduta è durata due ore (un dato ponderato ce tiene in conto sessioni da sette o otto minuti con sedute fiume da nove ore). Il mese più prolifico è stato quello di febbraio: 26 ore e 38 minuti di lavoro. E in termini di risultati? In poco più di cinque mesi l’aula porta a casa tre ddl di natura finanziaria: l’esercizio provvisorio a dicembre e bilancio e la legge di stabilità 2023/2025 a febbraio. 

Nel caso della Finanziaria va detto, per onestà intellettuale, che quest’anno il via libera arriva in anticipo di almeno due mesi rispetto agli anni precedenti. Il monito del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, lanciato ai colleghi nei mesi scorsi sembra essere caduto nel vuoto. L’ultima seduta, caratterizzata da numerosi banchi vuoti complice la campagna elettorale, si è chiusa dopo sette minuti. Sullo sfondo le parole del vice presidente dell’Ars, Nuccio Di Paola: “Non ci sono le condizioni per discutere l’ordine del giorno di oggi, per cui rinviamo la seduta a mercoledì prossimo. Buona Pasqua a tutti”.

La prossima seduta si terrà mercoledì. Carte alla mano, i deputati saranno chiamati a riconosce vari debiti fuori bilancio e discutere un paio di dll (quello sulle nuove farmacie rurali e le disposizioni finanziarie in materia di tasse automobilistiche”). 

Con le elezioni amministrative alle porte, realisticamente i lavori dell’aula si fermeranno per diverse settimane e c’è chi è pronto a giurare che fino al 12 giugno (giorno dei ballottaggi) si produrrà poco o niente. Facendo qualche facile previsione, le porte dell’assemblea si dovrebbero chiudere nuovamente entro la prima settimana di agosto per la pausa estiva. Insomma, il periodo di stallo potrebbe prolungarsi. Vedremo come andrà a finire. 


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