L'Ars e la sanatoria edilizia: Lega e FdI difendono il ddl, l'opposizione insorge - Live Sicilia

L’Ars e la sanatoria edilizia: Lega e FdI difendono il ddl, l’opposizione insorge

Testo votato a maggioranza in commissione
LA RIFORMA
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PALERMO – Opposizioni in movimento contro il disegno di legge di riforma in materia urbanistica ed edilizia approvato dalla quarta commissione dell’Ars. Il testo, votato a maggioranza, contiene anche la sanatoria delle case abusive al mare costruite, prima del 1983, entro i 150 metri dalla battigia. In casa centrodestra parla per prima la capogruppo della Lega Marianna Caronia, che sottolinea come il ddl rappresenti “un intervento normativo atteso e utile allo snellimento burocratico necessario per far ripartire l’economia e per dare certezze ai cittadini che si rivolgono alla pubblica amministrazione”, ma le opposizioni insorgono.

“Ddl vergognoso”

“L’ennesimo e intollerabile sfregio all’ambiente targato centrodestra, il vergognoso regalo del governo Schifani agli speculatori in vista delle prossime tornate elettorali”, è l’affondo di Pd, M5s e Sud chiama nord rispetto al testo varato dalla commissione. “Definire vergognoso questo ddl che stravolge la legge urbanistica siciliana del 2020 è un eufemismo. – proseguono -. Siamo di fronte a norme che fanno carta straccia della strategia europea che punta all’azzeramento del consumo di suolo entro il 2050 e che pagheranno a caro prezzo le future generazioni. Parecchie norme, tra l’altro, sono a rischio impugnativa, prima fra tutte quella sulla sanatoria nei 150 metri che è uno specchietto per le allodole in vista delle elezioni, una norma acchiappavoti con cui si prendono in giro i cittadini”. Secondo le opposizioni si tratta di una mossa “per fare un favore agli speculatori” e “raccattare qualche voto in più alle elezioni europee”. E purtroppo siamo appena alle battute iniziali. Con questo governo la Sicilia non ha futuro”. Rincarano la dose anche Nello Dipasquale e Tiziano Spada, esponenti Pd: “La battaglia ora si sposta in aula, dove non ci saranno sconti – dicono -. Questo governo e questa maggioranza stanno prendendo in giro i siciliani spingendo per una norma palesemente incostituzionale che non può passare. Uno stratagemma elettoralistico contro il quale faremo una guerra totale”.

I numeri della sanatoria

Non c’è un dato ufficiale sulle case che rientrerebbero nel condono, si parla di 200-250 mila immobili realizzati tra il 1976 e il 1984. La norma è stata presentata dal capogruppo di Fdi Giorgio Assenza. Già in passato il deputato ci aveva provato, ma senza esito. Il primo tentativo lo fece sette anni fa, ma l’emendamento per la sanatoria non arrivò neppure in aula. Tre anni fa ci riprovò, ma la norma non passò per appena due voti. Ora il terzo tentativo, andato a buon fine in commissione Ambiente. Assenza ha più volte sottolineato che si tratta di una sua iniziativa e non del gruppo parlamentare che presiede, e che la norma serve a sanare una “ingiustizia che riguarda una precisa tipologia di immobili, finiti in un groviglio di norme e sentenze che nel tempo hanno creato questa anomalia, tutta siciliana” e “a dare decoro alle coste una volta e per tutte, analizzando caso per caso”. In serata lo stesso Assenza si esprime con una nota: “Il disegno di legge consentirà di semplificare l’iter burocratico del settore, a vantaggio quindi degli enti locali e soprattutto dei cittadini e delle imprese. La norma relativa alle abitazioni costruite entro i 150 metri dalla battigia fino al primo ottobre del 1983 sana un’ingiustizia che ha visto finora penalizzata la Sicilia”.

Assenza: “40 anni di limbo”

Assenza ricorda: “Si tratta di case da 40 anni in una specie di ‘limbo’: sono accatastate, c’è gente che ci vive e paga l’Imu e altre imposte eppure sono abusive, poiché non è stato concesso di usufruire del condono edilizio del 1985 a causa di una difformità di interpretazioni fra uffici burocratici e per un susseguirsi contraddittorio della normativa siciliana al riguardo”. E infine: “Bene ha fatto la coalizione di centrodestra a volere l’approvazione di questa norma, mentre le accuse al riguardo da parte delle opposizioni sono pretestuose, prive di fondamento e demagogiche”.


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