Ars, doppia preferenza di genere: l'appello alla Regione Sicilia - Live Sicilia

Ars, doppia preferenza di genere: l’appello alla Regione Sicilia

Gli interventi di Lupo e Caronia.
IL DIBATTITO
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PALERMO- Doppia preferenza di genere: il caso arriva all’Ars. E si multiplicano gli appelli per correre ai ripari.

Lupo: “Il Pd è in prima linea”

“Il PD all’Ars continuerà a battersi  per l’introduzione della doppia preferenza di genere alle elezioni regionali. Allo stesso modo garantiamo il nostro impegno per mantenere questo meccanismo alle elezioni comunali: sul terreno delle pari opportunità non si possono fare passi indietro”. Lo ha detto il capogruppo PD all’Ars Giuseppe Lupo intervenendo al dibattito sulla doppia preferenza di genere organizzato da Arcidonna che si è tenuto questa mattina nella Sala Mattarella di Palazzo dei Normanni, a Palermo. Il capogruppo Lupo è primo firmatario di un ddl presentato dal gruppo PD all’Ars per l’introduzione della doppia preferenza di genere alle regionali.

Caronia: “Quadro normativo chiaro”

Sul tema è intervenuta anche la deputata Marianna Caronia.”Il quadro normativo e giurisprudenziale è chiaro e non lascia alcun margine di dubbio: la Regione Siciliana non può sottrarsi ad una
modifica della legge elettorale per inserire la doppia preferenza di genere o altre forme di promozione e tutela della rappresentanza di genere nelle istituzioni. Se così non fosse si rischia di innescare un cortocircuito istituzionale, con la possibilità di un commissariamento o addirittura ricorsi che potrebbero bloccare i processi elettorali.
Ma al di là degli aspetti giuridici e formali, credo che a prevalere debba essere la politica, con l’assunzione di responsabilità dei parlamentari, del Governo della Regione, della Presidenza
dell’Assemblea. Chiedo e chiederò a tutti i gruppi parlamentari e a tutti i colleghi deputati di votare al più presto e di farlo con un voto palese volontario, rispetto al quale ognuno si assuma la responsabilità.
Da troppo tempo siamo in un limbo da cui dobbiamo uscire: è indispensabile che all’ARS si arrivi ad un voto su questo tema, che sgomberi il campo da ambiguità e atteggiamenti di facciata.” Lo ha dichiarato stamattina Marianna Caronia, intervenendo al dibattito “Rappresentanza di genere: confronto e proposizioni per il raggiungimento della doppia preferenza” promosso a Palermo da un gruppo di associazioni fra cui Arcidonna Onlus, Aidda, Ande e
Officium.

Lo Curto: “Sosterrò il ddl”

“Sosterrò con forza il ddl che prevede la doppia preferenza di genere per l’elezione dell’Assemblea regionale siciliana. É tempo di dare effettiva attuazione all’articolo 51 della Costituzione e all’articolo 3 dello Statuto siciliano”. L’ha detto la capogruppo dell’Udc all’Ars, Eleonora Lo Curto, in n occasione del convegno promosso da Arcidonna, Aidda, Ande e Terziario Donne a Palazzo Reale. “La Sicilia – aggiunge – non può rimanere l’unica regione insensibile alle norme statali che prevedono la parità di accesso alle cariche elettive e istituzionali. Sono da sempre attenta a questo tema e in una precedente legislatura regionale ho lavorato per far fare qualche passo concreto in avanti alla Sicilia, riuscendo a far approvare la legge attuale che prevede almeno la presenza di un terzo per ciascun genere nelle liste provinciali per il rinnovo dell’Ars e l’alternanza uomo-donna nel listino regionale. Ma oggi ciò non basta più, soprattutto alla luce di quanto il parlamento regionale è riuscito a fare imponendo il doppio voto di genere per le elezioni comunali”. “Confido sull’autorevolezza del presidente Miccichè – aggiunge – nel farsi garante dei principi statutari affinché il percorso della riforma per le elezioni regionali non abbia ostacoli e trovi anche ampio consenso tra le forze politiche presenti a Palazzo dei Normanni. La presenza di più donne nelle Istituzioni garantisce un surplus di determinazione e sensibilità in un mondo politico da sempre pensato per gli uomini, secondo un modello organizzativo sociale che ha penalizzato il genere femminile anche per le difficoltà oggettive che le donne hanno rispetto all’accesso al lavoro e per le carenze del welfare a sostegno della maternità. Sono certa che un’autentica e paritaria partecipazione delle donne in politica migliorerà la vita democratica della nostra regione”.


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