La paralisi dell’attività parlamentare sembra volgere al termine. Le critiche al governo regionale restano, ma il ddl che contiene l’esercizio provvisorio di bilancio verrà esaminato a partire dalla seduta di domani (in programma alle 12) e votato in modo trasversale. È quanto emerso dalla riunione all’Ars nel tardo pomeriggio e dalla conferenza dei capigruppo tenutasi poco prima, al termine della quale Raffaele Lombardo ha spiegato ai giornalisti le decisioni assunte. Alla minifinanziaria – che oltre all’autorizzazione all’esercizio provvisorio comprende anche la proroga dei contratti dei precari e altri interventi finanziari urgenti – verrà accorpato un emendamento voluto dall’assessore Michele Cimino per aiutare il settore agricolo, uno dei più colpiti dalla crisi. Riguardo all’assestamento, Lombardo ha chiarito che non sarà votato in aula ma passerà tramite decreto amministrativo, mentre a chi gli chiedeva quando sarà esaminato il ddl sul rendiconto, il presidente della Regione ha risposto ironicamente: “Tra 3-4 anni”.
Dicevamo delle critiche, tutte volte a sottolineare da un lato l’urgenza dell’esercizio provvisorio, necessario a far ripartire l’economia siciliana, e dall’altro le lacune del disegno di legge nel suo complesso. Salvino Caputo, per esempio, ha annunciato che voterà il ddl, precisando però che “la minifinanziaria rappresenta una parziale risposta a quello che il mondo del lavoro si aspettava. Questo governo e questo parlamento riescono solo a produrre delle proroghe che servono a santificare il precariato in Sicilia”. Secondo il capogruppo del Pdl, Innocenzo Leontini “l’esercizio provvisorio è l’unico residuo strumento finanziario che ci resta da votare e non poteva non essere integrato da alcune indicazioni normative quali la ristrutturazione finanziaria delle aziende agricole. Senza questa norma – ha aggiunto Leontini – l’80 per cento delle aziende agricole siciliane non potrebbe partecipare ai bandi per accedere ai fondi comunitari. Soltanto quando saremo in grado di diminuire il numero di categorie in stato di crisi, potremo dirci bravi”. A proposito delle carenze presenti nel testo della minifinanziaria, la replica del governo è stata affidata all’assessore al Bilancio, Roberto Di Mauro, che ha spiegato come “il ddl, vista la situazione politica attuale, doveva necessariamente essere un atto molto contenuto”.