“Bisogna convocare la commissione per il regolamento dell’Ars per modificare le norme vigenti e prevedere la decadenza degli incarichi assembleari per i parlamentari destinatari di misure di custodia cautelare”. Lo chiede Filippo Panarello, deputato regionale del Pd e componente della commissione verifica poteri, che ha scritto una lettera al presidente dell’Ars Francesco Cascio.
Attualmente, infatti, un parlamentare regionale sottoposto a misure di custodia cautelare viene sospeso dalla carica di deputato, mentre non è prevista alcun provvedimento riguardo gli incarichi assembleari (ad esempio nelle commissioni, o nel consiglio di presidenza).
In questa posizione si trovano in sei: Roberto Corona, Fabio Mancuso, Gaspare Vitrano, Fausto Fagone, Riccardo Minardo e Cateno De Luca. “E’ necessaria – scrive tra l’altro Panarello – una forte reazione a tutela delle istituzioni, a partire dalla nostra, per impedire che si inaridisca la vita democratica. Per risultare credibile ed efficace, l’iniziativa deve essere improntata alla promozione di comportamenti sobri e rigorosi da parte delle istituzioni e dei suoi componenti”.
“Le misure varate dall’Ars su retribuzioni, vitalizi e rimborsi, vanno in questa direzione e rispondono, positivamente, alle aspettative dell’opinione pubblica. Analogo atteggiamento va tenuto, a mio avviso, nei casi in cui i membri della nostra Assemblea, come purtroppo si è verificato anche di recente, coinvolti in vicende giudiziarie, siano destinatari di misure di custodia cautelare. Mi sembra superfluo segnalare lo sconcerto che determinano tra i cittadini simili episodi che comportano la sospensione, per legge, del parlamentare ma non determinano, in base alle attuali norme regolamentari, alcuna conseguenza rispetto alle cariche ricoperte all’interno dell’Ars”.
“Perciò – conclude Panarello nella sua lettera inviata a Cascio – con l’obiettivo esclusivo di tutelare il prestigio dell’Assemblea e di recuperare la fiducia dei cittadini, Le chiedo di intervenire al più presto”.