PALERMO – Per la prima volta, l’Assemblea regionale siciliana potrebbe auto-ridursi i poteri legislativi avvalendosi della commissione in sede redigente per approvare un testo unico che arranca in aula e che rischia di tenere incollati i deputati agli scranni per settimane. Il ricorso alla commissione redigente è previsto dal regolamento parlamentare all’articolo 64 bis quando si tratta di affrontare un testo unico. A suggerire il percorso, non ci sono precedenti, sono stati gli uffici dell’Ars quando per la scarsa presenza in aula di deputati soprattutto nella maggioranza è risultato evidente l’impasse dei lavori sul testo unico per le attività produttive, ben 238 articoli (ne sono stati approvati ieri i primi 4).
Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone dunque ha proposto al Parlamento la strada della commissione redigente, prima di decidere però si confronterà con il governo e i capigruppo. In caso di accordo, la commissione Attività produttive, che aveva esitato il testo per l’aula, sarà integrata in sede redigente con i deputati dei gruppi non rappresentati; la commissione cosi formata avrà il compito di approvare le norme, probabilmente saranno scremate rispetto al testo attuale, mentre l’Assemblea dovrà poi esprimere solo il voto finale. A sollevare dubbi su questo percorso è il deputato di Lm, Gino Ioppolo: “Per testo unico si intende un testo che metta ordine a leggi vigenti in una determinata materia, in realtà quello al vaglio va a modificare e a introdurre nuove norme”. Il tentativo comunque si farà.
