Dalla provincia di Trapani a Catania, gli allagamenti per le strade di Sicilia.

Il portiere e capitano rosanero fa il punto della situazione dopo il successo ottenuto a Bologna. Poi affronta il capitolo dedicato al contratto in scadenza a giugno: "Se non dovessimo trovare un accordo, so che non verrei considerato un traditore".

Dopo un anno e mezzo i granata si riappropriano dell'impianto comunale, pronto a ospitare un match che manca da 40 anni.

I granata proseguono il lavoro in vista della seconda trasferta stagionale. L'amministratore delegato ritiene soddisfacente il dato emerso dalla campagna abbonamenti.

Non sembrano esserci grossi dubbi sul fatto che la difesa a tre verrà confermata per la sfida di sabato contro i nerazzurri, così come la presenza del solo Vazquez alle spalle di Gilardino. Il tecnico potrebbe confermare, oltre al modulo, anche gli undici visti a Bologna.

Momenti diversi per le siciliane impegnate nel terzo torneo professionistico: biancazzurri e giallorossi inseguono la capolista Casertana, che tra le mura amiche costringe al primo stop i rossoazzurri.

Dopo le prime tre giornate, la formazione paladina ha ottenuto due belle vittorie e ha sfiorato il blitz in quel di Venezia. Ora arrivano le sfide del PalaFantozzi contro Reggio Emilia e Varese: un doppio esame per misurare la reale forza degli uomini di Griccioli.

In casa Messina si sta vivendo un momento magico, ma il difensore giallorosso sa che bisognerà sempre mantenere i piedi per terra per affrontare al meglio i prossimi impegni, a partire da quello di sabato contro la Lupa Castelli Romani, sua ex squadra.

Rischio dissesto dietro l'angolo.

Si tratta di un collaboratore di giustizia che ha fatto parte dell 'ndrangheta. I suoi verbali sono stati depositati al processo in corso per la sorveglianza nei confronti del politico salemitano.

Il difensore analizza la sconfitta incassata al "Provinciale", poi volge lo sguardo all'impegno in programma sabato a Cagliari. Un match che non lo vedrà in campo a causa della squalifica conseguente al giallo rimediato con gli abruzzesi: "Che rabbia, è stata un'ammonizione ingiusta".

Fu una delle artefici del miracolo Aurora Ragusa. Aveva soltanto 45 anni e non è riuscita a domare un male incurabile.

Il coordinatore degli azzurri in provincia di Messina (nella foto): "Fiducia nella linea dettata dal coordinatore regionale Gibiino".