PALERMO – Le fatture dovrebbero essere pagate prima di Natale, almeno quelle senza errori. Sulla vicenda degli Asacom, gli assistenti alla comunicazione che il Comune di Palermo ha reclutato per le scuole della città, arrivano le prime schiarite.Si tratta degli operatori che assistono gli alunni disabili ma che quest’anno sono stati costretti ad aprire la partita iva. Un obbligo che ha spinto molti a rinunciare, obbligando Palazzo delle Aquile a riaprire i termini per il reclutamento.
Procedura che ha provocato le proteste di opposizione e sindacati.
Le fatture
In tanti hanno emesso le fatture elettroniche ma circa il 30% presenta errori materiali, il che ha rallentato i pagamenti.
“L’amministrazione Lagalla è al lavoro per pagare le fatture entro le festività natalizie, fornendo assistenza a chi ne ha bisogno o aiutando ad apportare correzioni formali”, dice Dario Chinnici, capogruppo di Lavoriamo per Palermo – Grande Sicilia.
Intanto la Nidil Cgil denuncia che più di 400 bambini sono ancora senza l’assistenza specialistica. “La vertenza degli operatori Asacom è ormai giunta al paradosso – dice il segretario generale Nidil Cgil Palermo e coordinatore regionale Francesco Brugnone – Malgrado l’apertura di una nuova finestra straordinaria per inserire lavoratori nella graduatoria triennale (profilo A), il Comune non riesce a coprire i posti scoperti. Con l’obbligo dell’apertura della partita Iva, ben pochi si presentano”.
Il M5s parla esplicitamente di “fallimento” dell’amministrazione, che però prova a gettare acqua sul fuoco. “Stiamo monitorando la situazione nell’interesse dei lavoratori e delle famiglie degli studenti – conclude Chinnici – grazie al costante lavoro degli uffici. La piattaforma predisposta da Sispi sta funzionando regolamente e ricordiamo che il Comune si è fatto carico della gestione diretta del servizio proprio per evitare le criticità degli anni precedenti”.

