PALERMO – Cristian Bucchi, allenatore dell’Ascoli, è intervenuto in conferenza stampa al termine della gara contro il Palermo vinta con il risultato finale di 2-3. Il tecnico dei bianconeri si è soffermato sull’analisi della sfida contro i rosanero: “Ci tenevo a far bene, era una partita importante e non c’era nulla legato al passato. Dopo la partita con la Triestina avevo detto che avrei tifato Palermo. Non so dove l’abbiamo vinta, ma l’abbiamo interpretata molto bene. Non abbiamo concesso ripartenze ai rosanero e siamo stati bravi a creare tantissime palle gol in diversi modi, credo che abbiamo meritato. Siamo caduti su un paio di situazioni su calcio piazzato, nel secondo gol siamo stati dei polli perché abbiamo marcato in due lo stesso giocatore. Il Palermo non ha avuto occasioni nitide, noi invece abbiamo fatto sicuramente di più e credo sia lì la chiave della gara. Non era scontato questo, ci fa molto piacere”.
“Il Palermo è una squadra molto forte, l’abbiamo visto anche con i cambi – prosegue Bucchi -. E’ una rosa che prende forma, è una squadra brillante e specie a inizio stagione avere dei giocatori così veloci diventano delle spine nel fianco. Noi siamo riusciti a contenerli. Avevo detto che queste sono le partite da giocare e cercare di vincere, di godersele. Al cospetto di un grandissimo pubblico e davanti anche ai nostri tifosi, bisognava giocarsela. Anche in questo senso abbiamo fatto un piccolo step in avanti. Saric l’abbiamo portato convinti di sganciarlo (ride, ndr). Dario dall’inizio del nostro percorso è stato molto chiacchierato, sono situazioni che ho vissuto anche io quando giocavo. Sono momenti di difficoltà e abbiamo preferito lasciarlo un attimo tranquillo, il mercato chiude tra pochi giorni. Dario con noi è stato sempre un professionista esemplare, questo status di confusione mi ha fatto propendere per non utilizzarlo in attesa dell’evoluzione. Dipenderà dalle società o da chi è in mezzo alle trattative, non so come andrà a finire”.