CATANIA- Scena da guerra in via Galatioto, attorno alle 22 di ieri ignoti si sono introdotti, con un escavatore, nella posta di Picanello, storico quartiere dei Ceusi. Chi ha agito lo ha fatto arrivando sul posto con un cingolato piazzato sopra un mezzo pesante; ad essere impiegato anche un camioncino. La cassa del Postamat era stata rimpinguata, solo il giorno prima, di 70 mila euro. Sul posto, sono giunte le pattuglie del Nucleo Radiomobile, della Compagnia di piazza Dante e del Comando provinciale dei carabinieri: un particolare non irrilevante è che i militari sono stati allertati a cose già avvenute. Nonostante tutto il rumore, nessuno dice di avere visto o sentito alcunché anche se, stamattina, un capannello di curiosi abitanti del quartiere ha riferito di aver udito un grosso boato, “come se ci fosse il terremoto”, affermano.
L’abitazione sovrastante l’ufficio postale è rimasta danneggiata: in particolare il ballatoio, parte del quale è stato distrutto dall’escavatore. Fortunatamente, l’appartamento non era occupato durante la rapina. L’inquilina era fuori casa ed è stata avvisata dal figlio, come racconta lei stessa.
All’attenzione dei carabinieri vi sono, adesso, le riprese delle telecamere a circuito chiuso piazzate sulla zona.
Un assalto in piena regola, che ha sconvolto gli abitanti, accorsi numerosi dopo il boato prodotto dall’abbattimento di una delle pareti dell’edificio.
I malviventi hanno utilizzato un autoarticolato per trasportare la gru. Il camion è stato posizionato al centro della strada, bloccando l’arteria. A quel punto è scattato l’assalto con la ruspa, diretta proprio verso l’ufficio postale.
Numerose auto sono state danneggiate, sono in corso gli accertamenti di rito.