Assalto alle poste di Picanello |Tecnica simile al colpo di Belpasso - Live Sicilia

Assalto alle poste di Picanello |Tecnica simile al colpo di Belpasso

Gli investigatori stanno esaminando i vari filmati di videosorveglianza della zona. E' caccia aperta ai malviventi.

L'indagine dei Carabinieri
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2 min di lettura

L'autoarticolato usato per trasportare la ruspa

CATANIA – Sono fuggiti lasciando il motore della gru ancora acceso. Erano circa le 22 di ieri sera: via Galatioto a Picanello ricorda lo scenario di una violenta deflagrazione. I malviventi sono fuggiti riuscendo indisturbati a caricare il postamat su un camion che era stato portato sul posto insieme a un tir servito per trasportare l’escavatore. I carabinieri sono stati allertati da una cittadina che ha sentito il boato del colpo: quando è stato letteralmente sventrato il muro delle Poste e hanno prelevato la cassa dove appena 24 ore prima erano stati depositati 70 mila euro. Sul posto il Nucleo Radiomobile (le gazzelle), i militari della compagnia di Piazza Dante e un’aliquota dal comando provinciale. Sono trascorsi pochi minuti dalla segnalazione, ma sufficienti a permettere alla banda di scappare.

Quello che appare strano è che nessuno dei residenti della palazzina a tre piani dove è ubicata la filiale delle Poste abbia chiamato polizia o carabinieri vedendo un autoarticolato di quelle dimensione che trasportava una ruspa e che questa fosse scaricata in mezzo alla strada. Ma questo resta un dubbio: forse a quell’ora nessuno si è accorto di quanto stava accandendo ed è stato allertato solo dal “terremoto” creato.

La gru usata per il colpo

Ad agire sono stati almeno in cinque: a supporto della banda ci sarebbero stati anche un paio di motociclisti a bordo di scooter che avevano il ruolo di vedetta per “allertare in caso di azioni delle forze dell’ordine”. I carabinieri hanno ascoltato i testimoni, molti sono i residenti che si sono riversati in strada per capire cosa stesse accadendo. Grazie ai racconti è stato possibile ricostruire la dinamica del colpo, ma un ulteriore supporto alle indagini le daranno le immagini di videosorveglianza della zona che sono state acquisite. L’esame delle registrazioni sta permettendo di rintracciare anche la via di fuga dei malviventi.

Diverse sono le piste che i carabinieri stanno battendo: una più delle altre è quella su cui si sta lavorando. Ma gli inquirenti – al solito – mantengono il massimo riserbo. I militari stanno anche esaminando la lista dei prelievi al postamat delle ultime 24 ore per cercare di determinare l’esatto ammontare del bottino: ma sicuramente è superiore alle 50 mila euro. La cassaforte, invece, non è stata asportata.

Le modalità dell’assalto alle poste di ieri sera è simile a quello avvenuto domenica scorsa a Piano Tavola e su cui indagano i carabinieri della compagnia di Paternò. Un collegamento che i militari non sottovalutano: il colpo alla frazione di Belpasso è  stato sicuramente più chirurgico. A Picanello hanno distrutto il ballatoio dell’appartamento al primo piano.

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