Assassinato col burro? - Live Sicilia

Assassinato col burro?

Il caso di Gela
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La moglie ed il proprio compagno avrebbero ucciso il marito della donna, soffocandolo verosimilmente con un panetto di burro o margarina, comunque con una sostanza alimentare lattiginosa e oleosa. Secondo loro il grasso, sciogliendosi in gola, non avrebbe lasciato tracce e non avrebbe fatto scoprire l’omicidio. Sarebbe stato così svelato il giallo dell’uccisione, il 2 febbraio scorso a Gela (Cl), di Calogero Lo Coco, quarant’anni, di Campobello di Licata (Ag), che non sarebbe stato quindi strangolato, ma legato e soffocato con un pezzo di burro, infilatogli in gola dall’ex moglie e dal suo convivente. La verità agghiacciante sarebbe emersa dall’autopsia eseguita dal medico legale, nell’obitorio del cimitero ‘Farello’ di Gela.
Per la morte di Lo Coco sono indagati l’ex moglie, Rosaria Nicosia ed il proprio convivente, Gaetano Biundo, entrambi di 38 anni, che dopo il delitto erano stati posti agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio. Loro, però, dicono di essere innocenti.

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