ROMA – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano difende la sua scelta sulle nomine dei due famosi gruppi di lavoro che traghetteranno il Paese in questa delicata fase politica: “Non indicheranno un tipo o un altro di soluzioni di governo. Indicheranno quali sono, rimettendo un po’ al centro dell’attenzione problemi urgenti del paese, le questioni da affrontare”.
“Sabato ho proceduto in condizioni di particolare urgenza e difficoltà”, ha dichiarato il presidente, che ha anche ricordato: “L’indubbio valore dei nomi da me subito resi noti, non mi ha messo al riparo da equivoci e dubbi circa i criteri della scelta o la non presenza di altri nomi certamente validi”.
Poi Napolitano si è scusato per l’assenza di figure femminile tra i “saggi” da lui nominati: “Comprendo il disappunto che con accenti polemici si è espresso per non aver inserito in quella rosa delle personalità femminili. Mi dispiace e me ne scuso, pur trattandosi”, ha precisato il capo dello Stato “di organismi non formalizzati e di breve durata cui ho dato vita con obbligata estrema rapidità. Per nomine più sostanziali e di lungo periodo, come quelle che mi è spettato fare per la Corte Costituzionale e per il CNEL, ho dato il giusto peso alla componente femminile. E ai gruppi di lavoro ora istituiti saranno certamente ben presenti gli apporti venuti su molteplici temi da personalità femminili”.