Assenze di massa a Sala d'Ercole | Ardizzone: "Siamo in ostaggio" - Live Sicilia

Assenze di massa a Sala d’Ercole | Ardizzone: “Siamo in ostaggio”

L’esame del collegato si ferma per l'assenza del numero legale: solo 22 i deputati presenti. Via libera ai fondi per Rfi.

PALERMO – “Non possiamo continuare con questo clima. Siamo ostaggio degli assenti”. Alla fine, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone è sbottato: l’esame del cosiddetto “collegato” alla Finanziaria si è fermato di fronte all’ennesima assenza di massa a Sala d’Ercole. Quando il deputato dell’Mpa Giovanni Greco ha chiesto la verifica del numero legale, il risultato è stato deprimente: appena 22 su 90 i deputati presenti tra gli scranni dell’Assemblea regionale. E l’Aula, che era già stata sospesa per un’ora a causa ancora una volta della mancanza del numero minimo dei deputati presenti, è stata rinviata a martedì.

“Così non si può andare avanti – ha protestato quindi Ardizzone – e non si può chiedere ai deputati di opposizione di essere presenti, specie in vista dell’esame del rendiconto che è il vero problema”. Un problema acuito dalla decisione della Procura contabile, rivelata da Livesicilia stamattina, di impugnare proprio la deliberazione delle Sezioni riunite con la quale è stato parificato il bilancio. L’approvazione da parte dell’Ars finirebbe per far decadere il ricorso stesso. E l’Assemblea sembra intenzionata a far presto: già mercoledì prossimo potrebbe arrivare il voto.

Nel frattempo, tutto rinviato a martedì, quando riprenderà l’esame del collegato. Dopo l’abbuffata di “norme-marchetta” di ieri pomeriggio con nuove assunzioni in vista e una pioggia di prebende, oggi l’Ars ha proceduto con un andamento un po’ più lento. Si è fermata ad esempio a lungo sulla norma che prevede uno stanziamento di oltre 83 milioni da investire dal 2020 in poi, da aggiungere al contratto di servizio di Rfi. “Non si capisce – ha protestato, tra gli altri, il capogruppo del Cantiere popolare Toto Cordaro – a cosa siano destinati questi soldi. Si parla persino di servizi migliorativi, ma migliorativi di cosa? E Baccei ci dice che non sa nemmeno cosa prevede la norma. Capisco che voi siete il governo delle barzellette – ha poi attaccato – ma questa non diventerà l’Assemblea delle barzelletta”.

La norma alla fine è passata sul filo di lana: prima il numero legale è stato garantito dalla presenza in aula di appena un deputato in più rispetto alla soglia minima, poi il sì è arrivato anche in questo caso per pochissimi voti. “Finalmente la Sicilia – ha commentato invece il presidente della commissione Ambiente dell’Ars, Mariella Maggio (Art.1-Mdp) – potrà avere un sistema di trasporto ferroviario migliore sotto ogni punto di vista: più mezzi, nuovi orari, maggiori e più frequenti collegamenti. Ne trarranno beneficio tutti i passeggeri, in particolare i pendolari che finora hanno sofferto. Si tratta di una norma molto attesa – aggiunge Maggio – In commissione abbiamo fatto tante riunioni con le associazioni dei pendolari e con i sindacati. Finora la Regione è andata avanti di proroga in proroga, con questa norma diamo certezze ai siciliani”.

Via libera anche all’articolo sull’Agricoltura sociale, che intende favorire i soggetti fragili e svantaggiati (ex tossicodipendenti, ex detenuti, ex prostitute) attraverso terapie mediche, psicologiche e riabilitative mediante l’utilizzo di animali e la coltivazione delle piante. Viene applicata anche in Sicilia, così, una norma esistente a livello nazionale. “Sono soddisfatto e ringrazio tutti i deputati – il commento del deputato Vincenzo Vinciullo – per aver approvato il mio emendamento sull’Agricoltura Sociale che in Commissione Bilancio era stato fatto proprio da tutti i presenti”.

Passa poi l’articolo relativo alle “Vie del vento”, caro alla deputata trapanese del Pd, Antonella Milazzo, un articolo che consentirà di organizzare veri e propri percorsi che uniscano le attività legate al vento a determinati luoghi e “determinati ‘connubi enograstronomici’. Sempre più turisti – spiega la deputata Milazzo – scelgono la Sicilia, ed in particolare alcune zone costiere nel Trapanese o nel Ragusano, per praticare sport legati al vento: dalla vela al windsurf al kitesurfing, giusto per citare i più conosciuti. Ma al di là delle attività sportive, alcune aree del nostro territorio hanno sviluppato nei secoli tradizioni ed identità strettamente collegate alla ‘vocazione ventosa’ che si ritrovano anche in molte esperienze enogastronomiche, tradizioni culturali e prodotti artigianali. Adesso – conclude Milazzo – una volta approvata definitivamente la legge, bisognerà lavorare velocemente al regolamento per disciplinare e dare concreta attuazione ad un progetto che può e deve rivelarsi un ulteriore volano di sviluppo per la Sicilia”. Approvato questo articolo, il presidente dell’Ars Ardizzone ha dovuto verificare il numero legale. Che non c’era. “Siamo ostaggi degli assenti”, è sbottato.


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