PALERMO – Sedici famiglie senza tetto, sgomberate dagli appartamenti di via Calvi la scorsa settimana, stanno occupando gli uffici dell’assessorato alle Politiche sociali in via Garibaldi. I manifestanti chiedono “case e servizi sociali nei quartieri popolari dimenticati dai palazzi del potere” e hanno calato uno striscione da uno dei balconi degli uffici che recita “La casa è un diritto! Palermo capitale dell’emergenza abitativa 2013”. Uno slogan che fa il verso alla candidatura di Palermo capitale europea della cultura nel 2019. Dopo esser state sgomberate e aver trascorso tre notti all’addiaccio in piazza Pretoria, le 16 famiglie hanno occupato lo scorso venerdì una palazzina abbandonata di proprietà della curia palermitana. L’arcivescovo Romeo ha però comunicato l’indisponibilità degli immobili della chiesa. “Mentre Orlando – dice Emiliano Spera, portavoce del centro Sociale Anomalia che sta sostenendo la battaglia dei senza-tetto – investe tempo, energie e sopratutto danari (pubblici) nella realizzazione di opere tese a un miglioramento superficiale e di facciata della città e della qualità della vita dei suoi abitanti, negli ultimi anni a Palermo sono stati resi esecutivi più di 30.000 sfratti e sgomberi e questi si aggiungono ai già tristi record di richieste di alloggi popolari oltre che dei tassi su povertà e disoccupazione”.
Sedici famiglie senza tetto, sgomberate la scorsa settimana dagli appartamenti di via Calvi (nella foto), stanno occupando gli uffici dell'assessorato Politiche sociali in via Garibaldi. I manifestanti chiedono "case e servizi nei quartieri popolari dimenticati dalla politica".
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