PALERMO – Con diverse norme contenute nella manovra finanziaria in discussione all’Assemblea regionale, la Regione siciliana assume personale per sopperire a carenze di organico come nel caso dell’Arpa, ne manda altri in pensione riaprendo i termini per la presentazione delle domande (termine scaduto a fine 2016) di quiescenza (nuovo termine 31 dicembre 2018) ed equipara il trattamento economico di 400 funzionari in servizio nei Beni culturali, assunti come tecnici diciotto anni fa, a quelli dei dirigenti. Norme, queste volute dal governo, contestate dalle opposizioni, il Pd in testa. Nel testo della legge di stabilità ci sono poi altre norme, ancora da trattare, che riguardano il personale: come i cosiddetti Pip, 2.800 precari che al momento percepiscono un sussidio e che in base a una norma specifica potrebbero essere assorbiti alla Resais, società pubblica controllata dalla Regione.
(ANSA)