Se per la stabilizzazione dei precari degli enti collegati alla Regione il percorso si prevede, quantomeno, accidentato, c’è un’isola felice in cui ci si prepara a un’infornata di parenti dei politici pronti a mettere le mani sul posto fisso. E questa isola si chiama Sicilia e-servizi. Come scritto dall’edizione de la Repubblica di Palermo, sono pronte 124 assunzioni per la società per azioni regionale con soci di minoranza la multinazionale Accenture e la Engineering, guidata dall’agrigentino Rosario Amodeo.
I nomi. Nella collegata “Sicilia e-servizi venture” lavorano, secondo quanto appreso da Emanuele Lauria di Repubblica Giuseppe D’Orsi, figlio del presidente di Agrigento targato Mpa; Giuseppe Storniolo, figlio del responsabile del cerimoniale della presidenza della Regione. Ambedue lavorano “fuori sede”, mentre “in sede” troviamo Maria D’Aì, figlia del sindaco di Misilmeri appartenente al Pid, e Filippo Fraccone, consigliere comunale a Palermo passato dall’Udc all’Mpa.
In Sicilia e-servizi lavorano, con contratti a progetto: Giovanni Di Stefano (ex segretario dei giovani Mpa), Vincenzo Lo Monte, fratello di Carmelo oggi deputato alla Camera (Mpa); Nicola Barbalace, consigliere Pd a Messina; Deborah Civello, cognata del parlamentare Pdl all’Ars Francesco Scoma; Nicola Calderone, ex collaboratore di Alemanno; Mario Parlavecchio, già dipendente regionale e cugino dell’omonimo deputato regionale dell’Udc, Urania Papatheu, ex commissario della Fiera di Messina. Mentre ha già un posto sicuro, con un contratto a tempo indeterminato, Pietro Cammarata, figlio del sindaco di Palermo.
In pratica, in vista dell’abbandono da parte dei soci privati nel 2013, si sta procedendo a stabilizzare un gruppo di dipendenti, molti dei quali vicini ai politici. Così la delibera adottata dal cda di Sicilia e-servizi, presieduto da Emanuele Spampinato – fedelissimo di Raffaele Lombardo e candidato alle Regionali con una lista collegata all’Mpa – prevede l’ingresso in pianta definitiva di 124 dipendenti entro la fine dell’anno in corso. Il presidente del collegio sindacale della società, Maria Sole Vizzini (figlia del senatore del Pdl), ha espresso delle perplessità sulla stabilizzazione, sostenendo che serve un piano industriale e un organigramma chiaro nell’assegnare le competenze. Ma, soprattutto ribadendo la necessità di pubbliche selezioni trattandosi di società a partecipazione pubblica.
La replica è affidata a Giuseppe Sajeva, ad di Sicilia E-servizi: “Non abbiamo ancora fatto nessuna assunzione – dice a Repubblica il manager – osserveremo le indicazioni del collegio sindacale e di certo non violeremo la legge. Una cosa è certa: ci rivolgeremo al mercato per il reclutamento delle figure necessarie e non tutti i 350 attuali dipendenti transiteranno negli organici della spa regionale quando andranno via i partner privati. Se ciò avverrà – dice sicuro Sajeva – io mi sarò già dimesso”.