BARCELLONA POZZO DI GOTTO (MESSINA) – “Nel nostro decreto sul pubblico impiego divenuto legge abbiamo previsto l’assunzione dei testimoni di giustizia nelle pubbliche amministrazioni, estendendo questa possibilità anche a chi è uscito dal programma di protezione. Sono persone che non hanno più una vita normale per una scelta di coraggio contro la criminalità: era il modo migliore per ringraziarli e dare loro una certezza tra tante difficoltà”. Lo afferma Gianpiero D’Alia, ministro per la Pubblica amministrazione, intervenendo a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) all’incontro organizzato ad ‘Ariaperta’, grande fiera dei liberi produttori della rete di consumo critico antiracket. “La nostra attenzione sulle norme antimafia – spiega D’Alia – e’ massima: nelle materie di nostra competenza si possono dare segnali concreti in tanti modi ed e’ quello che faremo
*Aggiornamento ore 20,15
Sul tema è intervenuto anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, presente all’incontro: ”Noi abbiamo proposto da un anno una legge per equiparare i testimoni di giustizia ai parenti delle vittime di mafia – ha affermato -. Purtroppo ci sono problemi e resistenze ad approvare questa legge ed è un peccato perché non è vero che i testimoni di giustizia hanno vita facile: molti non riescono più a lavorare con pubbliche amministrazioni perché molti non gli affidano appalti e vengono abbandonati”.