Ast cambio al vertice, Giammarva nuovo presidente - Live Sicilia

Ast cambio al vertice, Giammarva nuovo presidente

Azzerato il Cda. Castiglione, ex guida dell'azienda, paventa azioni legali.

È giunta l’ora X. Il Consiglio di amministrazione dell’Ast è stato azzerato. Come annunciato dal governatore della Sicilia Renato Schifani nei giorni scorsi. Nuovo presidente è Giovanni Giammarva, ex componente del collegio sindacale di Ast, che ha preso il posto di Santo Castiglione e svolgerà il suo incarico a titolo gratuito.

Nel Cda entrano Antonino Gattuso, componente di diversi organismi di vigilanza, e Rosalba Basile, che ha presieduto il collegio tecnico consultivo dell’Arpa Sicilia: avvocati che prendono il posto di Eusebio Dalì e del legale Tania Pontrelli.

Per l’azienda la prospettiva è quella di una gestione diretta da parte della Regione del sistema dei trasporti siciliano con significative aperture ai privati. Un modello che va delineandosi come scenario possibile e al quale i lavoratori guardano con un misto di apprensione e sfiducia.

A dare notizia della revoca del Cda è stato l’ormai ex presidente Santo Castiglione che, a LiveSicilia, ha espresso “rammarico in relazione ad una scelta che trovo ingenerosa ed iniqua”.

Castiglione ha spiegato che i ritardi nell’approvazione del bilancio imputatogli da Palazzo d’Orleans erano dovuti alla necessita di “ ripristinare trasparenza e legalità con approfondimenti e verifiche contabili sui bilanci pregressi 2019 e 2020, coinvolti nell’indagine penale “gomme lisce”, a tutela proprio dell’interesse del socio unico regione”.

Castiglione ha precisato che “la seduta era stata già indetta per il prossimo 19 aprile”, ma Schifani ha rotto ogni indugio e ha congedato tutti.

L’ex presidente di Ast ricorda anche che, durante le passate stagioni, i bilanci sono stati approvati con ritardi anche di 18 mesi. Convinto di esser stato defenestrato mentre era in atto una “operazione di trasparenza”, Castiglione si è riservato “azioni legali a tutela dell’operato e del mandato ricevuto” .

Nel lasciare l’incarico l’ex presidente ha auspicato che Ast possa “mantenere la sua integrita’ e la sua mission e cio’ a tutela della collettività e del diritto alla mobilita’ e alla salvaguardia dei posti di lavoro” degli oltre 800 addetti.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’avvocato Eusebio Dalì: “La revoca del Cda di cui ho fatto parte non la considero una bocciatura, perché abbiamo sempre operato nell’interesse esclusivo dell’azienda. È stata una scelta del governatore, sic et sempliciter. Auguro buon lavoro al nuovo Cda. Abbiate cure dei padri e madri di famiglia che lavorano in AST, specie per i precari, interinali e di AST Sistemi: non sono “personale da mantenere”, bensì una risorsa per questa azienda”.


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