Ast, revocato l'incarico |al vicepresidente Tafuri - Live Sicilia

Ast, revocato l’incarico |al vicepresidente Tafuri

La decisione è stata assunta dal Consiglio di Sorveglianza dell’Ast che ha votato all’unanimità la delibera che revoca l’incarico all’avvocato catanese.

PALERMO – Gaetano Tafuri non è più il vice presidente dell’Azienda Siciliana Trasporti. La revoca è stata decisa ieri sera dal Consiglio di Sorveglianza dell’Ast che ha votato all’unanimità la delibera che revoca l’incarico all’avvocato catanese. “Un provvedimento scaturito – è la motivazione ufficiale dell’organo di sorveglianza – dalla rottura del rapporto fiduciario tra il Consiglio di Sorveglianza e il Consiglio di Gestione dell’Ast.Nessuna inadempienza o incapacità nel rivestire il ruolo, ma persistevano da tempo ragioni che hanno incrinato il legame fiduciario tra  i due organi necessario per il buon funzionamento della partecipata”. Tafuri non ha ancora ricevuto la notifica della delibera, ma la notizia è già arrivata alle orecchie dell’ex commissario governativo che contattato da LiveSicilia dichiara: “Ho saputo di questa decisione, ho solo grande amarezza. Al momento mi trincero dietro un ‘no comment’”.

Una fiducia che si era incrinata negli ultimi mesi da quando Gaetano Tafuri aveva sollevato diverse problematiche come il caso della nomina di Emanuele Nicolosi, ex direttore generale dell’Ast, a membro del Consiglio di Sorveglianza e la nomina da parte di quest’ultimo di 4 dirigenti. Atti che per l’ex presidentepresentavano gravi vizi di legittimità. Sulle segnalazioni l’azienda aveva iniziato accertamenti e verifiche, ma prima che arrivassero le relative posizioni dell’AST, Tafuri ha esternato anche attraversoimedia le sue idee, invitando anche Nicolosi a dimettersi. Comportamenti che sono state oggetto di diverse analisi da parte del Consiglio di Sorveglianza dell’Ast che alla fine ha deciso di revocare l’incarico a Tafuri.  

Sull’avvicendamento per il ruolo, il Consiglio di Sorveglianza dell’Ast, organo deputato a nominare e revocare l’incarico dei vertici aziendali, non ha ancora scelto il successore dell’avvocato catanese.


 

 


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