BRONTE (CATANIA) – Un attacco hacker a livello nazionale sta mettendo in difficoltà tantissime amministrazioni pubbliche fra cui il Comune di Bronte. Secondo un comunicato diffuso dalla stessa amministrazione di Bronte, un malware ha infettato il cloud provider WestPole che ospita i servizi web della società PA Digitale.
Attacco hacker, i dettagli
I servizi di PA Digitale, si legge sempre nella nota del Comune di Bronte, sono utilizzati da tantissime amministrazioni pubbliche per i portali “Cloud Urbi”, dove si trovano le informazioni di amministrazione trasparente, albo pretorio e anche alcuni servizi di pagamento online.
Il malware ha attaccato i server del cloud provider criptando tutti i dati contenuti, e il Comune di Bronte si avvale esattamente dei servizi Urbi attraverso la società We-Com srl.
Secondo le informazioni che il Comune ha ottenuto da We-Com si tratterebbe di un atto deliberato da parte di un preciso gruppo che avrebbe invitato Pa Digitale a prendere contatti, al fine di negoziare un pagamento per il rilascio delle chiavi di cifratura e relativo software per procedere al recupero.
I servizi in tilt
“Un episodio grave – spiega preoccupato il sindaco Pino Firrarello – che ha quasi totalmente paralizzato la vita del Comune e rischia di bloccare atti importanti come i finanziamenti ottenuti dal Pnrr”. Da una ricognizione non funzionerebbe il sistema di gestione atti e delibere, neppure l’albo pretorio, in quanto collegati ad Urbi e a PA Digitale. Ee il fatto di essere a fine anno non aiuta.
We-com avrebbe assicurato che al più presto le piattaforme dovrebbero essere ripristinate. Nel frattempo però le scadenze incombono. “Per questo – conclude Firrarello – chiederemo alle autorità competenti di poter ottenere una proroga”.