Barcellona a pezzi | dopo l'attentato - Live Sicilia

Barcellona a pezzi | dopo l’attentato

L'ingegnere lombardo sarebbe tra le vittime. L'Isis rivendica.

IL BILANCIO
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Quattordici persone sono morte e almeno cento sono rimaste ferite in un assalto terroristico a Barcellona: un furgone ha investito la folla sulla Rambla. Il furgone ha iniziato la sua corsa omicida a Plaza de Catalunya fino alla piazza del mercato della Boqueria, a oltre 600 metri di distanza. Chiuse le stazioni della metro della zona. La polizia ha invitato i negozianti a chiudere i loro locali quale misura di precauzione.  La polizia ha successivamente confermato: “E’ terrorismo”. La strage è accaduta intorno alle 17, quando il furgone è piombato su una folla di decine di cittadini e turisti.

La rivendicazione dell’Isis

Due persone ritenute coinvolte nell’attentato di Barcellona sono state arrestate, un presunto terrorista è morto in un conflitto a fuoco. Posti di blocco sono stati allestiti alle principali uscite dalla capitale catalana. “Uno degli autori dell’attacco di oggi è stato ucciso in una sparatoria con la polizia a Sant Just Desvern”, una decina di chilometri a ovest di Barcellona. Lo scrive La Vanguardia. L’ucciso avrebbe tentato di forzare un posto di blocco. Un secondo furgone bianco collegato all’attacco a Barcellona è stato trovato nel villaggio di Vic, nei pressi della città: si ipotizza che il mezzo sia stato usato per la fuga. L’Isis ha rivendicato l’attentato attraverso la sua ‘agenzia’ Amaq, definendo gli attentatori “soldati dello Stato islamico”. Lo riferisce il Site, il sito di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web, pubblicando una immagine della rivendicazione in arabo.

Gli italiani, due morti e tre feriti

“Ci sono due italiani tra le vittime e tre feriti” dopo l’attentato di ieri a Barcellona. Lo ha annunciato il capo dell’Unità di Crisi della Farnesina Stefano Verrecchia. La morte di uno dei due italiani, Bruno Gulotta, 35enne di Legnano, era già stata confermata dal sindaco della città e dai colleghi. Non ci sono conferme ufficiali sul nome della seconda vittima: sarebbe Luca Russo, che si trovava nella città catalana con la ragazza, rimasta ferita ma non in gravi condizioni. Dei tre connazionali feriti, due sono stati già dimessi, uno è in ospedale.

L’arrestato

In un primo momento la polizia aveva riferito di aver arrestato Driss Oukabir, la cui identità corrispondeva ai documenti forniti per noleggiare il furgone. Ma più tardi un uomo – sempre identificato come Driss Oukabir Soprano – si è presentato al commissariato di Ripoll (Girona), dove risiede, denunciando il furto dei suoi documenti. Lo riferisce La Vanguardia. La polizia aveva diffuso la sua identità e la sua foto come colui che aveva affittato il furgone usato nell’attentato. Il sindaco della località ha confermato l’identità dell’uomo. Gli agenti stanno cercando di chiarire perché Oukabir non abbia denunciato prima il furto e sospettano il fratello minore di Driss, Moussa.

La testimonianza

“Io ero in un negozio, le altre 4 persone che erano con me si sono trovate dietro il furgone che andava addosso alla gente nella zona pedonale. La folla correva”. Lo racconta all’ANSA Chiara, una ragazza italiana testimone di quanto è accaduto a Barcellona, e che ha trovato rifugio in un negozio della Rambla. “Adesso non ci fanno uscire, sentiamo che fuori c’è la polizia, ma da qui non vediamo niente. Ci stanno portando al piano inferiore del negozio”.

I palermitani a Barcellona

“Abbiamo avuto paura. Le sirene, la polizia, il sangue, le ambulanze. Non potevamo credere di essere finiti in un incubo”. Il racconto è di Giuseppe Vizzini, 22 anni, palermitano in vacanza con la fidanzata Lavinia e la famiglia di lei a Barcellona.

Il dolore del Papa

Papa Francesco ha appreso con “grande preoccupazione quanto sta accadendo a Barcellona. Il Papa prega per le vittime di questo attentato e desidera esprimere la sua vicinanza a tutto il popolo spagnolo, in particolare ai feriti ed alle famiglie delle vittime”. Lo afferma il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke.  Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, dopo i tragici fatti di Barcellona, ha convocato una riunione straordinaria del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (CASA) per domani, 18 agosto alle ore 11.00 al Viminale, alla presenza dei vertici delle Forze di polizia e dei Servizi di Intelligence. In Italia la vigilanza è “massima” dopo l’attentato di Barcellona, che ha immediatamente prodotto una “sensibilizzazione” del dispositivo di sicurezza nazionale ed un potenziamento dei controlli e dell’attività di prevenzione. La situazione viene costantemente monitorata dagli organismi di intelligence e dalle forze di polizia, anche in collegamento con i colleghi spagnoli, con cui è in atto uno scambio di informazioni.

 

 

 

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