Gentile comandante Colucciello, intanto congratulazioni per il prestigioso incarico ricevuto, poi, senza nulla togliere a chi l’ha preceduta negli ultimi anni nella medesima posizione, conforta sapere che un ufficiale superiore dell’Arma ha accettato di ricoprire un ruolo così delicato, al vertice della polizia municipale di Palermo, e non facile sotto molteplici aspetti. Infatti, mi perdoni la crudezza, le pongo subito una domanda: ha davvero esaminato tutti gli aspetti necessari da esaminare prima di firmare e di trovarsi in seguito in difficoltà?
Mi spiego, Colonnello, lo saprà perché per motivi di servizio lei conosce bene Palermo, questa città ha un gran bisogno di “vedere” il corpo dei vigili urbani in azione, non basta sapere che c’è e che svolge molti compiti con poche risorse umane. I palermitani, duole confessarlo da palermitano, purtroppo sono piuttosto restii all’osservanza di leggi e regole e soltanto un controllo capillare del territorio può costituire un argine all’inciviltà dilagante, un controllo che deve comprendere le previste conseguenze sanzionatorie, quotidianamente, non una tantum.
Privi di un adeguato corpo di polizia locale è illusorio sperare in una sorta di auto gestione dei panormiti, in una redenzione autonoma sull’altare della civiltà, del rispetto del prossimo e dei beni comuni. Sporcizia, vandalismo, doppie e triple file, occupazione degli scivoli per disabili e mamme con il passeggino, disprezzo delle strisce pedonali, commercio ambulante selvaggio, malamovida, e potremmo continuare, non si risolvono per incanto appellandosi alla responsabilità dei cittadini. Serve, piuttosto, la visibilità dei “caschi bianchi” che in atto difetta.
Non consola la conoscenza degli altri impegni da assolvere, specialmente in ambito commerciale, edile, sanitario, di lotta all’abusivismo, eccetera eccetera, ma in assenza di una presenza, chiedo scusa per il gioco di parole, visibile delle divise della polizia municipale, pronte a fare applicare e ad applicare norme e regolamenti, non esisterà giammai la possibilità di una irreversibile e virtuosa rivoluzione nei comportamenti e nei modi di pensare e di agire. Tornando, allora, alla domanda posta all’inizio: ha valutato attentamente la situazione?
Lei si sente in grado, con le risorse disponibili, umane e materiali, di garantire un cambio di passo e, finalmente, il controllo del territorio per quanto di competenza e una costante e non occasionale attività sanzionatoria? Ha ricevuto delle garanzie dal sindaco Roberto Lagalla in ordine all’ampliamento della dotazione organica e all’ammodernamento degli strumenti d’intervento? Perché, il mio timore, probabilmente non solo mio, è che saremo certamente felici di avere un ufficiale dei Carabinieri a capo della polizia municipale della quinta città d’Italia dovendo però constatare, al contempo, che nulla è cambiato e non certo per colpa sua, sicuramente pieno di ottime idee, ma per l’oggettiva impossibilità, rebus sic stantibus, di operare con efficacia ed efficienza a servizio della collettività. Sinceri auguri di Buon Natale.