Gli ultimi messaggi di Aurora, morta a Vienna: "Ora cambio vita"

“Ci siamo lasciati, vado via e cambio lavoro”: gli ultimi messaggi di Aurora

Le parole della giovane hostess palermitana alla migliore amica
LA TRAGEDIA
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PALERMO – “Quando le ho detto che a luglio avrei trascorso le vacanze a Palermo, mi ha risposto che non vedeva l’ora. Finalmente ci saremmo riabbracciate, mi mancava tanto e adesso mi mancherà per sempre”. Quella di Aurora Maniscalco giovane hostess morta a Vienna – secondo la polizia austriaca in seguito a un gesto volontario – e di Maya Radisic è la storia di un’amicizia lunga e intensa, proseguita anche a distanza dopo il percorso scolastico.

“Eravamo sempre insieme – racconta a LiveSicilia – ma dopo il diploma io sono tornata in Bosnia, il mio paese di origine e lei per lavoro è andata a vivere prima in Croazia, poi a Vienna. Non riesco ancora ad accettare quello che è successo e ancor di più non credo che si sia tolta la vita. La mia dolce Aurora faceva programmi, era una ragazza molto sensibile, ma tenace, che non perdeva di vista i suoi obiettivi. Al punto che stava riprendendo in mano la propria vita, dopo la fine della relazione con il suo fidanzato”.

I messaggi di Aurora Maniscalco

Dagli ultimi messaggi che Aurora ha inviato all’amica del cuore, emerge il desiderio di un cambiamento: “A gennaio mi ha scritto che lei e il fidanzato si erano lasciati e che sarebbe andata via da Vienna per trasferirsi a Praga, dove si trovava un suo amico. Lì avrebbe voluto trovare un altro lavoro e ricominciare una nuova vita. Le dissi di fare attenzione, di prendersi cura di sé, di lasciarsi alle spalle il passato. Io e lei ci davamo sempre forza a vicenda, cercavamo di raccontarci sempre tutto, nonostante la distanza”.

“Contrasti col fidanzato, ero preoccupata”

Ma ultimamente sarebbe diventato difficile rimanere in contatto: “Da alcuni mesi Aurora si faceva sentire poco – prosegue Maya – non riuscivo a capire come andasse la sua vita. Ho cercato di contattarla più volte, le ho scritto spesso, ma rispondeva raramente. Ad aprile ho saputo che c’erano stati dei nuovi contrasti con il fidanzato, che lui era tornato a Palermo lasciandola da sola a Vienna, dopo l’ennesima lite. La situazione non era delle migliori ed io ero preoccupata, ma non ho più avuto notizie fino al giorno della tragedia”.

La scuola e l’inizio dell’amicizia

Maya è sconvolta, trattiene le lacrime a stento, ricordando l’inizio dell’amicizia con Aurora. “Frequentavamo il corso serale dell’Istituto per il Turismo Marco Polo. Il primo giorno, quando entrò in classe, mi colpì per la sua bellezza. Poi mi resi conto di quanto fosse intelligente e riservata. Rispondeva a tutte le domande dei professori, era preparatissima. Divorava libri – continua – conosceva l’inglese alla perfezione, amava disegnare, aveva un animo artistico. Non eravamo ancora amiche quando la difesi di fronte a tutti: era stata presa di mira da alcuni compagni che poi le chiesero scusa. Da allora diventammo inseparabili”.

La selezione per diventare hostess

Arrivò poi l’occasione di un colloquio per Ryanair: Maya ricorda in modo nitido l’entusiasmo di Aurora e la voglia di coinvolgerla. “Mi disse che fare l’hostess sarebbe stato il suo sogno, che lei e il suo fidanzato si sarebbero presentati e decisi di andare anche io. Servivano dei rossetti rossi, me lo regalò lei. Qualche giorno fa l’ho ritrovato e sono scoppiata in lacrime, lo custodisco gelosamente”.

Aurora diventò assistente di volo, Maya proseguì gli studi per diplomarsi. “Partì per la prova di nuoto, superò tutte le fasi della selezione. Ero davvero felice per lei. Purtroppo da allora in poi, a parte una breve parentesi in Croazia, ci separammo”.

“Vogliamo solo la verità”

Aurora e l’amica erano così rimaste in contatto telefonicamente o tramite messaggi: “Mi raccontava le sue preoccupazioni, io le mie. Aurora per me era come una sorella. Una sorella che ora mi manca come l’aria. E’ necessario capire cosa è successo quella sera, perché lei non avrebbe mai fatto un gesto del genere, mai. Non credo all’ipotesi del suicidio, tutti vogliamo conoscere la verità”.


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