Il  Villaggio Santa Maria Goretti non rischia di finire sotto l'acqua. Lo assicurano i tecnici del Comune che stamattina hanno effettuato un sopralluogo dopo le segnalazioni di alcuni residenti.

Sono iniziate le operazioni di ripristino della recinzione dei muri che circondano le "fosse" di Corso Martiri della Libertà. Subiro dopo inizierà lo sgombero "soft" delle aree occupate dalla baraccopoli.

Non si arresta l’emorragia di esponenti provinciali del partito centrista, in polemica con la segreteria nazionale.

I residenti del quartiere meridionale della città lanciano l'allarme sulle condizioni di caditoie e tombini, privi di manutenzione e colmi di acque stagnanti. La preoccupazione è che alle prime piogge intense il Villaggio Goretti finisca nuovamente sommerso. Dal Comune assicurano che domani stesso sarà effettuato un sopralluogo nella zona.

Tecnici al lavoro per le misurazioni della recinzione della voragini di Corso Martiri della Libertà. Le operazioni di riqualificazione sono dunque partite anche se in modo "soft". Solo domani, infatti, si vedranno gli operai a lavoro e, nei giorni a seguire, verranno liberate le aree occupate.

Inizia stamattina lo sgombero soft delle aree di Corso Martiri della Libertà , all’interno delle quali vive un centinaio di persone, in prevalenza di origine bulgara. Contestualmente, le voragini verranno recintate per evitare nuove occupazioni. Solo al termine delle operazioni, si procederà all’apertura dei cantieri per la realizzazione del progetto dell’architetto Mario Cucinella.

La Protezione civile comunale ha diffuso i dati relativi alla tre giorni di festeggiamenti agatini: sono stati 268 gli interventi in totale. “I devoti si sono comportati senz’altro meglio – spiega Carmine Rosati a LiveSiciliaCatania – anche se, purtroppo, dobbiamo registrare anche quest’anno l’inciviltà dei cittadini che posteggiano le auto nelle vie di fuga”.

Sono già scattate nelle prime ore della mattinata le operazioni di pulizia straordinaria del dopo Sant'Agata. Si comincia con i rifuiti per poi passare alla rimozione della cera.

E' scattato non appena la Santa ha lasciato piazza Cavour il piano straordinario di pulizia della città, dopo i tre giorni di festeggiamenti agatini. Oltre cento uomini saranno impiegati per pulire le strade percorse dalla processione e iniziare le lunghe operazioni di rimozione della cera.

Anche quest'anno l'ordinanza che vieta l'accensione dei ceri è rimasta lettera morta. Sono centinaia le fiammelle accese e i ceri portati in spalla dai devoti che precedono il fercolo in processione. Su Twitter #LiveSAgata

È stato colto da infarto in una piazza Duomo stracolma di gente, nel momento clou dei fuochi di ieri sera. Un uomo è stato trasportato in codice rosso al Vittorio Emanuele mentre un ragazzo veniva soccorso per una crisi epilettica. Secondo i dati forniti a LivesiciliaCatania dalla Protezione civile, erano 200 mila i cittadini che ieri sera si sono riversati nel centro storico. Foto Orazio Di Mauro. Su Twitter #LiveSAgata

Stanno protestando per ottenere un acconto sui pagamenti arretrati ma, soprattutto, per conoscere igli eventuali nuovi risvolti dell’infinita vertenza che li vede coinvolti. Stamattina, una delegazione di circa 200 lavoratori Aligrup sta manifestando di fronte gli uffici della società in attesa di incontrare il liquidatore, Agatino Rizzo.

Torneranno a protestare lunedì prossimo i lavoratori Aligrup. Vogliono conoscere da Agatino Rizzo, liquidatore della società, in particolare quale sarà la sorte dei lavoratori impiegati negli uffici, esclusi al momento, da ogni trattativa.

A poche ore dal Consiglio comunale di stasera che dovrebbe, ma il condizionale è d’obbligo, votare il piano di risanamento predisposto dall’amministrazione comunale, le segreterie di Cgil, Cisl e Uil chiedono interventi migliorativi per evitare il collasso della città.