Gli azeri si allenano al Cus, Vogts: | "Non tremiamo davanti all'Italia" - Live Sicilia

Gli azeri si allenano al Cus, Vogts: | “Non tremiamo davanti all’Italia”

L'allenamento dell'Azerbaigian (si ringrazia Alessandro Castellese - ufficio stampa Cus)

Il ct dell'Azerbaigian carica i suoi in vista della gara contro la Nazionale di Conte: "Azzurri forti, ma non dobbiamo tremare. Bisogna trarre esperienze da sfide come queste".

calcio - qualificazioni a euro 2016
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PALERMO – Non più solo lotta e scacchi. Le palestre hanno perso il vecchio appeal e il manto erboso dei campi di calcio comincia a diventare la meta preferita dei giovani azeri. Il football sta piano piano scalando le classifiche degli sport più praticati, ed è già tra quelli più amati. Un percorso che Berti Vogts, ct tedesco della Nazionale di calcio dell’Azerbaigian impegnata domani a Palermo nelle qualificazioni agli Europei contro l’Italia, definisce “lungo e complicato”. Soprattutto perché, spiega, bisogna cambiare la abitudini e mentalità, allenarsi con costanza ed “essere più patriottici”.

“Alcuni giocatori – dice il tecnico – nei loro club si allenano solo a ridosso delle partite, quindi la condizione fisica non è delle migliori. In più alcuni preferiscono andare a guadagnare soldi in Turchia o da altre parti piuttosto che pensare a costruire una carriera lunga e vincente”.

Ma il futuro a Vogts sembra roseo perché la Nazionale di calcio ha tutti elementi giovanissimi (23 anni la media) e il football viene praticato a livello professionistico solo da poco tempo, “quindi bisogna dare tempo al tempo”. Una svolta è stato l’ingaggio dello stesso Vogts come ct. “I miei giocatori sono ancora acerbi – dice alla vigilia della sfida contro gli azzurri a Palermo -, ma non devono tremare davanti all’Italia. Del resto io quando ero giovanissimo ho dovuto confrontarmi con Mazzola. Anche le gare con formazioni molto più forti servono a fare esperienza”.

Parlando di Sandro Mazzola, Vogts si riferisce allo storico Italia-Germania Ovest 4-3 nella semifinale dei Mondiali messicani del 1970, da alcuni definita la “partita del secolo”. “Fu una grande sfida – ricorda Vogts – anche se alcune decisioni arbitrali furono a nostro sfavore. Nonostante la sconfitta, ancora tantissima gente nel mio paese se deve scegliere quale partita vorrebbe rivedere dice: Italia-Germania 4-3. Un match epico, un evento eccezionale”.

Quello spirito per certi versi eroico che il ct tedesco dovrà cercare di trasmettere ai suoi, per spingerli a fare una grande prestazione contro il colosso italiano. “La nuova Italia di Conte mi piace, è capace di passare velocemente dalla fase difensiva a quella offensiva – ha spiegato -. Inoltre, la nuova coppia d’attacco Immobile-Zaza è temibile. Sono veloci e ottimi realizzatori. Non dobbiamo emozionarci e fare quello che sappiamo”.



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