Azzeramento prima della censura |Il Pd cerca l'accordo a Roma - Live Sicilia

Azzeramento prima della censura |Il Pd cerca l’accordo a Roma

A margine delle direzione del Pd si cerca un accordo in extremis, prima che la spaccatura nel partito si consumi in Aula sulla mozione di censura a Nelli Scilabra. Se si troverà un'intesa, scatterà l'ora del rimpasto.

PALERMO – Passa ancora una volta da Roma il futuro del governo Crocetta. Con un ultimo, disperato tentativo di uscire dallo stallo in cui governo regionale e Partito democratico si sono cacciati. Oggi pomeriggio è in programma la direzione nazionale del Pd. E con tutti i big nella Capotale, Crocetta incluso, ci sarà la possibilità di cercare una exit strategy in extremis per non arrivare al voto dell’Aula sulla mozione di censura a Nelli Scilabra. E “togliere dall’imbarazzo” quel pezzo di partito intenzionato a votare contro l’assessore. La via d’uscita su cui si insiste nella parte del Pd ancora vicina al governatore è quella dell’azzeramento. Una soluzione drastica, che porti in tempi strettissimi al rimpasto, con la nascita di un nuovo governo e di un nuovo clima per affrontare la gravissima emergenza dei conti. Se oggi si troverà una quadra tra le due anime del Partito democratico, i tempi per l’azzeramento (e per la ritrovata unità del Pd) saranno strettissimi.

Dopo una fitta serie di colloqui, la linea emersa da una riunione ristrettissima ieri sera dell’area democrat che sostiene il governo (presente il presidente della Regione) sarebbe proprio questa. L’azzeramento della giunta, “inevitabile” a questo punto, ma con un contestuale patto tra le anime del partito per porre fine al gioco al massacro e rilanciare l’azione del governo Crocetta. Il tutto, però, va realizzato con tempi da record, prima del voto, calendarizzato per domani all’Ars, sulla mozione contro Nelli Scilabra (per discutere della quale oggi i vertici del centrodestra si dovrebbero vedere a Enna). Se in quella sede si consumasse la spaccatura tra le diverse anime del partito, sarebbe molto complicato tornare indietro. Basta leggere l’ennesimo comunicato inviato oggi da Crocetta (in cui si rievoca nientemeno che il processo di Norimberga), per rendersene conto.

D’altro canto, in questi giorni da tutti gli esponenti dell’area che sostiene il governo (Faraone, Lupo, i moderati di Totò Cardinale) si sono registrate dichiarazioni che spingono in questa direzione, ossia quella dell’azzeramento. Se i cuperliani ci staranno, si potrà resettare tutto prima del voto dell’Ars su Scilabra e Vancheri. E aprire il confronto sul nuovo governo che sarà. Viceversa, lo scontro tra le macerie della Sicilia proseguirà.


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