Bagheria, al via gli interrogatori | Cinque davanti al giudice - Live Sicilia

Bagheria, al via gli interrogatori | Cinque davanti al giudice

Il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque

Gare, abusivismo e "favori" ai parenti: ecco le accuse. Il sindaco: "Chiarirò tutto".

Il caso che ha scosso i Cinquestelle
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PALERMO – È il giorno degli interrogatori dell’inchiesta che ha scosso il Comune di Bagheria. Davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Termini Imerese si presenteranno sei indagati.

A cominciare dal sindaco Patrizio Cinque, dall’imprenditore Salvatore Rappa e dall’ex commissario della Città metropolitana di Palermo, Manlio Munafò. Tutti e tre sono indagati perché avrebbero organizzato un “patto collusivo” affinché Rappa, responsabile di una società sportiva, ottenesse la gestione del palazzetto dello sport di Bagheria. Sarebbe stato predisposto un bando su misura affinché venisse sbaragliata la concorrenza di altre società. L’ipotesi della presunta “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente” è quella che ha fatto scattare la misura cautelare dell’obbligo di firme per il primo cittadino del Movimento Cinquestelle.

Sempre oggi saranno interrogati l’ispettore della polizia municipale Domenico Chiappone (per lui il giudice ha deciso la momentanea interdizione dall’incarico), da cui sarebbe partita una fuga di notizie riservate. Chiappone avrebbe informato Cinque dei controlli sulla casa abusiva dei parenti e il sindaco avvisò la sorella e il cognato. Secondo l’accusa, avrebbero tutti concorso nella violazione di un segreto istruttorio perché sull’abusivismo c’era e c’è, infatti, un’inchiesta aperta.

Infine il gip Michele Guarnotta interrogherà il dirigente comunale Onofrio Lisuzzo, e il funzionario Romolo Maggio – hanno entrambi il divieto di dimora a Bagheria – che avrebbero condizionato la gara per il noleggio di alcuni autocompattatori.

Domani ci saranno gli interrogatori degli altri indagati sottoposti all’obbligo di firma in caserma: Maria Tiziana Marino, Angela Battaglia, Maria Luisa Aiello, Antonina Di Leonardo (avrebbero tutti partecipato alla stesura del verbale considerato falso con cui si diede il via libera al noleggio dei mezzi per la raccolta dei rifiuti), Salvatore Asaro, Giuseppina Di Martino Marco Gelsomino (rispettivamente presidente della commissione di gara, impiegata comunale e imprenditore che avrebbero condizionato la gara per l’acquisto di un altro autocompattatore), Angela Rizzo, Francesca Paola Abbate, Giovanni Sorci, Giuseppina Buttitta (tutti impiegati comunali, avrebbero falsificato un verbale nella procedura per un progetto di “innovazione sociale”).

*Aggiornamento ore 10.12

Sta per cominciare davanti al gip di Termini Imerese Michele Guarnotta l’interrogatorio di garanzia del sindaco di Bagheria Patrizio Cinque, del M5S, indagato per abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti, violazione del segreto d’ufficio e falso ideologico insieme ad altre 22 persone tra vicesindaco, dipendenti comunali, imprenditori e un ispettore della polizia municipale. A Cinque è stato imposto l’obbligo di firma. Il gip, che ha ridimensionato le accuse contestate al primo cittadino in più punti, ha infatti respinto la richiesta di domiciliari avanzata dai pm. “Non ho alcuna intenzione di avvalermi della facoltà di non rispondere. Cercherò di chiarire la mia posizione”, ha detto prima di entrare nell’aula del gip.


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