Lo stupro della 13enne a Catania, un indagato: “Io, estraneo ai fatti”

Lo stupro della 13enne a Catania, un indagato: “Io, estraneo ai fatti”

Iniziati gli interrogatori dinanzi al Gip

CATANIA – Sono iniziati, dinanzi al Gip di Catania, gli interrogatori dei sette fermati per lo stupro di gruppo ai danni di una 13enne alla Villa Bellini di Catania. L’avvocato Alessandro Fidone, che assiste due dei maggiorenni tra i fermati per la violenza di gruppo, afferma che un suo cliente ha risposto al giudice, parlando con il gip e professandosi estraneo, aggiungendo che “era sul posto ma non ha partecipato, all’aggressione e ha capito la gravita dei fatti”. Il giovane lavora ad Acireale.

Gli interrogatori sono ancora in corso, alcuni in modalità telematica. Un altro indagato, ha spiegato ancora l’avvocato Fidone, “si è avvalso della facoltà di non rispondere”. Si tratterebbe di un giovane che “vive in comunità da due anni”.

Il maggiorenne ai domiciliari

Intanto l’avvocato Salvatore Ganci, che assiste il maggiorenne agli arresti domiciliari per la violenza di gruppo alla Villa Bellini, afferma: “Il mio assistito ha confermato quanto aveva detto prima, quindi è stato un interrogatorio lampo, ha spiegato che la sua presenza sul posto è stata del tutto casuale, era lì perché aveva sentito gridare. Ma qualunque altra valutazione al momento è prematura”.

Il legale ha aggiunto che “sembra che ci fossero tra i 10 e i 7 ragazzi presenti, ma al momento il fermo ne indica 7 e se ci sarà qualcosa in più verrà fuori dalle indagini”. Il penalista ha rivelato che il suo assistito “si è reso conto della gravità dei fatti da subito, per questo ha prima parlato con gli operatori della comunità e poi con i carabinieri”.


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