Pittura, scultura, fotografia, cartellonistica cinematografica, libri d’artista tradizioni con la pittura del carretto, il tutto con artisti della migliore scuola del Novecento, questo è molto altro offrirà il restyling del Museo Guttuso di villa Cattolica a Bagheria, che riaprirà i battenti domenica 29 marzo, alle ore 17.
Nell’occasione della riapertura verrà presentato il libro “I ragazzi di via Sant’Angelo – Tornatore & Co. Dal 1975 al 1980 a Bagheria” di Biagio Napoli e Mimmo Aiello.
Alla presentazione parteciperà il regista, premio Oscar, Giuseppe Tornatore che sarà ospite del sindaco Biagio Sciortino, del presidente del Consiglio, Daniele Vella, dell’assessore alla Cultura, Sergio Martorana, del presidente della quarta commissione Cultura Paolo Amoroso, della direttrice del Museo Guttuso, Dora Favatella Lo Cascio, e di Fabio Carapezza Guttuso, componente del direttivo del museo. Con loro gli autori del volume.
Saranno inoltre presenti l’onorevole Gabriella Giammanco, componente della VII Commissione – Cultura, Scienze e Istruzioni, l’assessore regionale ai Beni Culturali, Antonello Antinoro, la soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali, Adele Formino, il rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla
Riapre dunque uno dei gioielli di Bagheria, prestigioso per le numerose opere di uno degli artisti più acclamati del novecento italiano, Renato Guttuso.
Il restyling, il riordino delle collezioni dei dipinti, delle sculture e del cartellonismo cinematografico alle quali si sono aggiunti ulteriori contenuti artistici con le sezioni dedicate al disegno, alla fotografia, al libro di artista e alla pittura del carretto hanno richiesto una chiusura di dieci mesi, a partire dal giugno 2008.
“Di tale riordino – ci racconta la direttrice del museo – fanno parte numerose, recenti donazioni, l’inserimento di giovani artisti, la creazione di varie sezioni consanguinee l’una all’altra e legate da un fil rouge che affonda essenzialmente le radici nel territorio, espressione di numerosi talenti”.
Sono infatti 261 gli artisti presenti in questa che può essere definita una complessa esposizione di tutte le opere del patrimonio del Museo.
“Il filo narrativo che le lega insieme” – continua Dora Favatella Lo Cascio – è documentale ed analizza, in sintonia con i momenti creativi di Guttuso, i rapporti incrociati di sodalizi artistici o semplicemente amicali, influenti per la sua formazione e in molti casi incidenti nel suo percorso d’uomo, disegnando una mappatura nazionale di stagioni d’arte, essenzialmente figurative, nelle quali Guttuso assume un ruolo strategico”.
1.500 mq di offerta espositiva hanno permesso di offrire un percorso museale non monotematico ma che sfaccetta una molteplicità culturale, per questo motivo è stato necessario raddoppiare gli spazi espositivi che hanno consentito di dar posto all’apertura della sezione fotografica che ospita scatti di Bellia, Belvedere, G. Di Salvo, P. Di Salvo, Falcone, Giaramidaro, Guttuso, Laguillo, Lentini, Leone, Longo, Mannella, Pepi, Pintacuda, Pitrone, Prestifilippo, Roth, Savagnone, Scalia, Schifano, Scianna, Settanni e Tornatore.
Altrettanto ricche le sezioni dei disegni con le opere di Angeli, Attardi, Basaldella, Buzzati, Calascibetta, Calì, Cambellotti, Carta, Castellano, Cuff aro, Evergood, Fieschi, Francese, Guttuso, Guttuso, Fasulo, Jones, Kubin, Lebrun, Milluzzo, Munari, Ortega, Portocarrero, Peverelli, Pignon, Rebeyrolle, Savelli, Schifano, Schimmenti, Steffanoni, Tavernari, Treccani, Vacchi, Zancanaro, dei libri di artista e della cartellonistica cinematografica.
Uno spazio a se è destinato alla sezione Pittura di carro con opere di E. Murdolo, O.Ducato, M.Ducato, G. Ducato Manfré e al Cartellonismo cinrematobrafico che ospita cartelloni di Ballester, Piazzi, Brini, Cambellotti, Campeggi, Casselon, Cussino, Deseta, Ferrara, Fratini, Gargiulo, Geleng, Guttuso
Longi, Manno, Martinat.
La riapertura del Museo coinciderà anche con la messa on line del nuovo sito web tutto dedicato al museo Guttuso. www.museoguttuso.com /it
“E’ un evento importantissimo per la nostra città – dichiara il sindaco Sciortino – il Museo Guttuso è, senza tema di smentita, uno dei musei più interessanti e suggestivi. Mi auguro che la presenza di questo monumento sia foriero di sviluppo turistico per la nostra città. Invito tutti a venire a visitare villa Cattolica – conclude il sindaco – ci auguriamo possa essere un bel momento da serbare nell’album dei ricordi”.
Entusiasta anche l’assessore alla Cultura Sergio Martorana:”sono certo che dopo aver visitato il museo tutti concorderanno che ne è valsa la pena attendere per vederlo così ricco e prestigioso. E’ un fiore all’occhiello della nostra città esempio di fruizione di un bene culturale coerente con la sua natura”.