Il dado è tratto. O almeno così pare, visto che la faccenda della sostituzione dell’assessore Pierobon con una donna si sta trascinando ormai da giorni. Oggi dovrebbe essere stato il giorno buono. E il nome su cui si sarebbe trovata la quadra è quello di cui Livesicilia ha scritto nei giorni scorsi, cioè Daniela Baglieri. La professoressa dell’Università di Messina, già presidente della Sac, la società di gestione dell’aeroporto di Fontanarossa, probabilmente entrerà in giunta domani. Prendendo il posto di Alberto Pierobon, che non si è dimesso e che stamattina ha partecipato alla giunta di governo.
Il dubbi di Nello
Raccontano che Nello Musumeci abbia manifestato qualche dubbio. Fondato in particolare sulla vicinanza politica di Baglieri in passato con Beppe Lumia, il senatore della porta accanto, Richelieu dell’era Crocetta. L’Udc, scriveva oggi pomeriggio in una nota la capogruppo Eleonora Lo Curto, aveva ristretto il cerchio a due nomi: Baglieri, appunto, ed Ester Bonafede, già assessore regionale con Crocetta. Ma il nome su cui si puntava, e ormai da giorni, era quello di Baglieri. Un nome tirato fuori dal cilindro alle falde dell’Etna. Sembra che a tirare fuori il nome dal cilindro sia stato Giovanni Pistorio. E che su Messina, dove Baglieri lavora, ci sia stato un placet di Beppe Picciolo.
Baglieri-Udc, il pressing centrista
Ai musumeciani, si racconta da giorni a Palazzo, sarebbe stato più gradito un altro epilogo. Quello che portava all’Udc Luigi Genovese, che con la regia di Ruggero Razza era finito nel progetto mai decollato di Ora Sicilia. Ma i centristi non hanno sposato la causa, annusando il rischio che alla fine il nuovo assessore, o la nuova assessora se preferite, avrebbe risposto più ai musumeciani che all’Udc. Oggi i notabili del piccolo partito centrista hanno fatto pressing sul governatore. Si sono fatti vedere di mattina e poi ancora nel pomeriggio. Quando si è fatto vedere anche qualcun altro.
Sicilia Futura e il grande centro
Sì, perché nel pomeriggio non è passata inosservata la presenza a Palazzo d’Orleans di Nicola D’Agostino ed Edi Tamajo. I due deputati regionali eletti con Sicilia Futura e che poi hanno fatto gruppo unico con i renziani di Italia viva, hanno incontrato Musumeci. D’Agostino nei giorni scorsi predicava che di entrare in maggioranza non se ne parlava. E l’operazione Baglieri non porterà all’ingresso formale in maggioranza del duo, che però come è noto è impegnato con altri moderati del centrodestra (tra cui appunto l’Udc) nella costruzione del cantiere centrista che porterà a una lista unica alle prossime regionali. Un progetto a cui Musumeci dovrà guardare con attenzione. Perché se dalle parti della Lega prende quota l’idea di reclamare Palazzo d’Orleans per il Carroccio, il governatore dovrà consolidare il feeling con i centristi per blindare la ricandidatura.