ROMA – Sono 17 i comuni capoluogo che andranno alle urne domenica prossima per il turno di ballottaggio. Tre di questi sono capoluoghi di regione: si tratta di Potenza, Bari e Perugia a cui si aggiungono Bergamo, Biella, Cremona, Foggia, Livorno, Modena, Padova, Pavia, Pescara, Teramo, Terni, Verbania, Vercelli e Caltanissetta. Al voto andrà anche Urbino, che pur non essendo considerato capoluogo nel sito ufficiale delle elezioni del Viminale è uno dei centri principali della provincia di Pesaro-Urbino. Intanto procede il lavoro in vista della scadenza elettorale di domenica. Scade il prossimo 5 giugno il termine entro il quale gli elettori ricoverati devono far arrivare, al sindaco del comune nelle cui liste elettorali sono iscritti, la richiesta di esercitare il diritto di voto nel luogo di ricovero.
Nella stessa giornata, ovvero 3 giorni prima del ballottaggio, scade il termine entro il quale gli elettori in detenzione devono far arrivare la richiesta di esercitare il diritto di voto nel luogo di detenzione. Entro venerdì 6 giugno verranno consegnate ai sindaci, da parte della Prefettura, le scatole di cartone contenenti i timbri per le sezioni elettorali e dei pacchi delle schede per la votazione del turno di ballottaggio per l’elezione del sindaco. Sabato 7 giugno, giorno antecedente quello della votazione del turno di ballottaggio, scatta il “silenzio elettorale”, ovvero il divieto di effettuare, nel giorno precedente e in quelli stabiliti per la votazione, comizi, riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta in luoghi pubblici o aperti al pubblico, nuova affissione di stampati, giornali murali e manifesti di propaganda elettorale, diffusione di trasmissioni radiotelevisive di propaganda elettorale.